Auguri dal CSA Petrarca

…Stare come in un posto di vedetta, osservando ai tuoi piedi le vicende e gli affanni degli uomini, e vedere ogni cosa – e particolarmente te stesso – passare con tutto l’universo; e non dover sopportare le molestie di una vecchiaia furtivamente insinuantesi, prima di averne sospettato l’appressarsi (questo accade a tutte le persone indaffarate), ma vederla molto tempo prima, e prepararle un corpo sano e un animo sereno. 

Sapere che questa non è la vita, ma l’ombra della vita; un albergo, non una casa; una strada, non la patria; una palestra, non una stanza. 

Non amare ciò che è transitorio e desiderare ciò che rimane: ma finché quello ci è accanto, sopportarlo in pace. Ricordar sempre di essere mortali, cui tuttavia è stata assicurata l’immortalità. 

Far andare indietro la memoria, vagabondare con l’animo per tutti i tempi, per tutti i luoghi; fermarsi qua e là, e parlare con tutti quelli che furono uomini illustri; dimenticare così gli autori di tutti i mali che ci sono accanto, talvolta anche noi stessi, e spinger l’animo tra le cose celesti, innalzandolo al di sopra di sé; meditare su ciò che lì accade, accendere con la meditazione il desiderio, ed esortare per converso te stesso, accostando al tuo cuore già in fiamme le fiaccole, per così dire, delle parole ardenti. È questo un frutto – e non è l’ultimo – della vita solitaria: chi non l’ha gustato non l’intende. 

…e verso gli antichi non essere ingrati, ma render noti i loro nomi se sconosciuti, farli ritornare in onore se caduti in dimenticanza, trarli fuori dalle macerie del tempo, tramandarli alle generazioni dei pronipoti come degni di rispetto, averli nel cuore, averli sulle labbra come una dolce cosa…

Francesco Petrarca

(dal I libro del ‘De vita solitaria)

Buon Natale e giorni sereni.

CSA Petrarca

Comitato salvaguardia Ambiente e Cultura.Vivere i sentieri del Petrarca

http://it.wikipedia.org/wiki/Linterno_(%22ad_Infernum%22)

Auguri 2014_Linterno CSA Petrarca

CONVEGNO “Il poliedro dell’Armonia. Invito alla corte del Duca: dalle cronache di Bernardino Corio”

Lo splendore della corte viscontea, punta di diamante della cultura europea.

Presso la sede prestigiosa del C.A.M. Garibaldi intitolato alla memoria dei giudici Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, in corso Garibaldi, 27 a Milano si è svolto nel pomeriggio di sabato 20 dicembre un importante convegno dal titolo: “Il poliedro dell’Armonia. Invito alla corte del Duca: dalle cronache di Bernardino Corio”, il convegno è stato organizzato dall’Antica Credenza di Sant’Ambrogio e dal CSA Petrarca, sotto l’egida della Consulta Lombarda Camera Confederale delle Associazioni Culturali Lombarde e con il patrocinio e contributo della Regione Lombardia. Questo convegno a più voci ha sollevato un velo su un periodo storico ancora non sufficientemente approfondito, ma denso di avvenimenti all’origine della potenza della nostra città. L’attento e numeroso pubblico ha seguito con grande interesse le diverse relazioni.

Ha aperto il pomeriggio di studi la relazione del professor Paolo Colussi, particolarmente interessante nella parte dedicata alla simbologia araldica scelta da Gian Galeazzo per tramandare il suo ricordo ai posteri. Molto si è parlato della “colombina” e del sole raggiante (o razza) che spesso la incornicia, questo simbolo detto “impresa” con il suo motto sul cartiglio che recita “a bon droit” (“a buon diritto”) è stato creato da Francesco Petrarca e donato al Duca il quale ne fece uno dei suoi simboli più usati ed amati, tanto da usarli nella finestra centrale dell’abside del duomo di Milano da lui stesso fondato. Il sole raggiante e la colombina di Petrarca sono un motivo ricorrente di Gian Galeazzo che ha fatto di Milano una capitale della cultura europea.

È seguito l’intervento di Roberto Gariboldi dal titolo: “Il genio di Petrarca al servizio del Visconti e di Milano”, nel quale si è messo in luce come la forte ed affascinante personalità di Francesco Petrarca è stata in contatto con la dinastia viscontea dal 1344 al 1369, molto di più degli otto anni vissuti in continuità a Milano. Il poeta, pur vivendo nella capitale dei Visconti, non è mai sceso a compromessi con il potere, non diventando mai un semplice poeta di corte, ma godendo della più completa libertà. Gli anni passati a Milano furono tra i fruttuosi della sua geniale produzione letteraria e questo rende più che mai importante la centralità milanese del suo percorso artistico e umanistico. Roberto Gariboldi ha citato il grande petrarchista statunitense Ernest Wilkins che così scriveva: “Francesco Petrarca fu l’uomo più grande del suo tempo; ed è uno degli uomini più grandi di tutti i tempi. Fu ed è grande la sua consapevolezza con cui partecipò sullo sfondo ampio di tutto un continente, al dramma della vita europea allora in atto; per la consapevolezza che ebbe dei tempi passati e dei tempi a venire; per l’ampiezza e la varietà dei suoi interessi…”

Il convegno è proseguito con l’intervento appassionato di Massimo de Rigo dal titolo “Il caso Linterno, Milano sfratta Petrarca dalla sua dimora” dove, con rigore critico e metodologico nella ricerca documentaria, sono stati illustrati i riferimenti storici che legano Petrarca a Linterno, con l’esposizione dettagliata e giustamente allarmata dei rischi che questa preziosa dimora corre per il progetto di recupero in corso, che non prevede la salvaguardia degli antichi affreschi esistenti, verosimilmente legati alla memoria del Poeta al punto di identificare (purtroppo sempre più a stento a causa dell’incuria umana) anche il simbolo della “colombina” petrarchesca. Giunta a noi con la dote di un milione e mezzo di euro (vincolata al suo restauro dall’ultimo proprietario) Linterno è stata analizzata per 18 mesi dal Politecnico e dalla relazione non è emerso alcun accenno alle preziose tracce sui muri, che sono stati recentemente analizzati dalla Soprintendenza su esposto del CSA Petrarca. Nella relazione il nucleo più antico viene definito “Villa di campagna di pregio” e non occorre essere dei geni per comprendere come se un cascinale immerso nella campagna conserva tracce di una storia esclusiva, questa deve essere la chiave di lettura del restauro, in particolare in occasione di un evento mondiale qual è Expo 2015. Petrarca sarebbe “testimonial” ideale per la missione “Nutrire il Pianeta – Energia per la Vita” assegnata alla manifestazione. Il Canzoniere di Petrarca è infatti un’elegia in comunione e dialogo con la Natura. In questa prospettiva, il CSA Petrarca, dopo aver pubblicato un saggio storico su Petrarca non gradito dalla maggioranza del Consiglio di Zona 7, ha inutilmente proposto in tutte le sedi istituzionali l’offerta di museo medievale-petrarchesco interattivo, attraverso uno sponsor e quindi a costo zero per le finanze comunali. Un ponte tra Cultura e Agricoltura con grandi possibilità di offrire lavoro e centralità culturale alla periferia milanese. Lettera morta.

I commenti sdegnati del pubblico hanno dimostrato come il muro del silenzio innalzato dall’amministrazione comunale su questo Luogo della Memoria abbia prodotto un danno incalcolabile alla verità. Una conferma che la nostra azione di coinvolgimento dei cittadini ambrosiani è una battaglia giusta e doverosa sia per la storia, che per la figura di Francesco Petrarca, volgarmente cancellata da una miope operazione di disinformazione.

Il professor Maurizio Schiavo ci ha intrattenuto con il tema: “Musica alla corte di Gian Galeazzo Visconti tra Milano e Pavia”, tema molto interessante e pressoché inedito, in quanto si tratta di un campo ancora in fase di studio. Abbiamo ascoltato brani trecenteschi di musicisti della corte viscontea a Milano e a Pavia e anche qui la figura di Francesco Petrarca è emersa a tutto tondo, in quanto spesso i testi delle musiche erano suoi versi poetici, che si prestavano molto bene per la loro armoniosa musicalità.

Il tutto si è concluso con un simpatico rinfresco e gli auguri natalizi. Visto il grande interesse suscitato e a richiesta del pubblico, gli organizzatori hanno promesso che nel prossimo anno si terrà un altro incontro sullo stesso tema per l’approfondimento dei temi trattati. Simili eventi servono a dimostrare come i milanesi siano assetati di cultura e come, se coinvolti nelle spiacevoli realtà della nostra città, come il caso oscurato della dimora petrarchesca di Linterno, siano ancora pronti a manifestare il doveroso sdegno.

Roberto Gariboldi e Massimo de Rigo – CSA Petrarca

 

img-01

Il Poliedro de l’armonia, invito alla corte del duca: dalle cronache di Bernardino Corio.

Incontri fra storia e creatività. Soste Golose all’insegna della Charta Ambrosiana

Sabato 20 Dicembre 2014 ore 14,30-17

C.A.M. Garibaldi “Falcone Borsellino”C.so Garibaldi, 27 (ang. via Strehler 2)

Questa conferenza, con ben sette relatori, si pone lo scopo di illuminare a far conoscere un periodo straordinario della storia milanese: il ducato di Gian Galeazzo Visconti, un periodo luminoso, ricco di esperienze culturali ed artistiche, che hanno imposto Milano come città di riferimento nell’ambito europeo. Si toccheranno molti argomenti: storia, ambiente di corte, cucina, musica, mecenatismo artistico e presenza a Milano di poeti come Francesco Petrarca: si parlerà anche delle sue dimore a Milano, con particolare riguardo all’unica sopravvissuta, cioè Cascina Linterno, che ancor oggi corre seri pericoli a causa di progetti che potrebbero metterla a rischio di una corretta conservazione. Conclude l’evento l’illustrazione del castello di Pavia, residenza preferita di Gian Galeazzo Visconti. Una pomeriggio ricco di spunti ed informazioni, utile per chi ama la nostra città e desidera conoscerne sempre di più la storia, la letteratura e l’arte. Una ghiotta occasione, prima delle prossime feste natalizie, “per fare il pieno” di cultura ricordando come Milano sia sempre stata all’avanguardia nella cultura, nell’augurio che questi tempi calamitosi non scoraggino le associazioni che la promuovono, a continuare, nonostante tutto.

Intervengono in qualità di Relatori:

– IL DUCATO DI MILANO ALL’APICE GLORIA: GIAN GALEAZZO VISCONTI. VITA DI CORTE DAL RACCONTO DEL CORIO E DAI POETI DEL TEMPO (PAOLO COLUSSI E PIERLUIGI CROLA)

– L’ORO IN TAVOLA. L’OPULENZA DEL BANCHETTO NELLO SPLENDORE DELLA CORTE: LA SOBRIETÀ PER I PRODOTTI MENO NOBILI NELLA POSCIANDRA, IL RISO, LO ZAFFERANO, SIMBOLI DELLA LOMBARDIA PROVENIENTI DA LONTANO (GIOVANNI STACCOTTI)

– MUSICA ALLA CORTE DI GIAN GALEAZZO VISCONTI TRA MILANO E PAVIA (MASSIMO SCHIAVO)

– IL GENIO DI PETRARCA AL SERVIZIO DEI VISCONTI E DI MILANO (ROBERTO GARIBOLDI)

– IL CASO LINTERNO, MILANO SFRATTA PETRARCA DALLA SUA DIMORA (MASSIMO DE RIGO)

– LE RESIDENZE DUCALI: IL CASTELLO DI PAVIA (GIUSEPPE FRATTINI)

Linterno per sempre

Il destino di Linterno sembra segnato a meno di un movimento di indignazione collettiva e individuale da parte di tutte le persone di cultura.

A chi volesse farci pervenire il proprio parere con una breve dichiarazione suggeriamo di scriverlo sotto forma di commento a questo articolo o sulla nostra pagina di Facebook, vi ringraziamo!

La difesa ad oltranza di un Luogo della Memoria

ll nodo culturale più importante per Villa Linterno è che si tratta di un vero, autentico luogo della memoria, legato al grandissimo poeta e umanista Francesco Petrarca, che qui visse nel lungo periodo milanese (1353-61) nella pienezza della maturità artistica. Nella quiete agreste del contado riposava dagli impegni di ambasciatore dei Visconti e dal caos della frenesia che già allora perseguitava la vita di Milano.

http://it.wikipedia.org/wiki/Linterno_(%22ad_Infernum%22)

Pochi sanno che delle sue dimore milanesi, Villa Linterno, l’antica Infernum è l’unica miracolosamente sopravvissuta. L’epicentro di questo costante interesse culturale – che ha attraversato i secoli – è l’amore di Petrarca per un luogo reale (sempre identificato con Linterno fin dai primi incunaboli), e al tempo stesso ideale, il ritiro nella solitudine della natura di uno dei massimi esponenti della cultura occidentale all’origine dell’Umanesimo.

Disgraziatamente – nonostante i fondi vincolati da uno scomputo urbanistico – vorrebbero appiattirla come le altre 60 cascine del Comune di Milano…

Solitudine_Linterno_Migliara 2

Lavori di risanamento conservativo per Villa Linterno

Sono partiti i lavori di risanamento conservativo per Villa Linterno.

Il CSA Petrarca, l’associazione che da tempo si batte per la valorizzazione dell’antica dimora petrarchesca, non consultato dal Comune di Milano appaltante, né invitato al gruppo di lavoro che affianca I’amministrazione, si è rivolto a un noto amministrativista quale I’avvocato Francesco Perli che ha provveduto a redigere due esposti: uno al ministro per i Beni culturali, Dario Franceschini e un altro al presidente dall Autorità nazionale anticorruzione, Raffaele Cantone.

Riportiamo in seguito i link per scaricare i due esposti in difesa di Petrarca in formato PDF:
http://csapetrarca.it/documenti/esposto_ministero.zip
http://csapetrarca.it/documenti/esposto_dottCantone.zip

Cantiere Linterno1

Cantiere Linterno2