Intervento di Massimo de Rigo alla presentazione del libro “Trittico Alpestre” Touring Club Italiano, 21 aprile 2015

Ringrazio il Touring Club Italiano, nella persona del console Gian Mario Maggi che ci ha ospitato in questo luogo caro ai milanesi.

Un sentito ringraziamento ai prestigiosi ospiti, e in particolare al prof. Luigi Zanzi che ha dedicato oltre metà del libro “Trittico Alpestre” alla figura di Francesco Petrarca, nume tutelare dell’associazione che mi onoro di presiedere. Il CSA Petrarca è un comitato di volontari che ha condotto molte iniziative di tutela del territorio, fra cui la battaglia per la salvaguardia della Cascina o Villa Linterno e in particolare della sua storia petrarchesca. Siamo l’unica associazione che difende ad oltranza l’essenza storica di questo luogo della memoria.

Linterno è monumento nazionale dal 1999, fu salvata dalle ruspe in almeno tre circostanze grazie una battaglia a tutto campo in cui gli artefici sono tra i fondatori del CSA Petrarca.

Rispetto alle altre 4 dimore petrarchesche sopravvissute (Arezzo – Fontaine de Vaucluse – Selvapiana e Arquà) il nucleo più antico di Linterno è la testimonianza più genuina di Petrarca giunta ai giorni nostri. Pietro Verri scrive che Linterno avrebbe ospitato anche Boccaccio, in visita all’amico Petrarca a Milano, ma la lista degli ospiti illustri potrebbe essere lunga.

Giunta a noi con la dote di un milione e mezzo di euro (vincolata al suo restauro da Claudio De Albertis nel 2008) Villa Linterno rischia di essere declassata da monumento storico a cascina rurale, proprio in occasione dell’evento straordinario di Expo 2015, in cui c’erano tutte le condizioni ottimali per farne la Perla di Milano, assieme al suo antico comprensorio medievale del Parco delle Cave, che dovrebbe chiamarsi “Parco Petrarca”.

Petrarca sarebbe stato il “testimonial” ideale per la missione “Nutrire il Pianeta – Energia per la Vita” assegnata alla manifestazione. Il Canzoniere di Petrarca è infatti un’elegia in comunione e dialogo con la Natura.

In questa prospettiva, Touring Club e CSA Petrarca per due anni hanno inutilmente proposto al Comune di Milano l’offerta di museo medievale-petrarchesco interattivo, attraverso uno sponsor e quindi a costo zero per le finanze comunali.

Oltre al museo interattivo, era previsto un agriturismo medievale con vista dell’antico comprensorio, un Brolo (frutteto medievale) e un orto che legava la parte agricola con essenze oggi scomparse. Si offriva un ponte tra Cultura e Agricoltura con grandi possibilità di turismo e lavoro, dando centralità culturale alla grigia periferia milanese (ricordo che nei pressi di Villa Linterno attualmente ci sono due desolanti centri benessere).

La scoperta eccezionale, su esposto del CSA Petrarca, di decorazioni affrescate del ‘300 – con simboli viscontei – secondo la tecnica medievale del “mezzo fresco” in tutte le stanze del nucleo più antico era la CONFERMA della tradizione che lega da sempre Petrarca a Linterno ed un privato si era offerto di allestire un laboratorio-scuola di restauro a costo zero per il Comune di Milano.

Tutto questo nostro impegno è rimasto lettera morta, la nostra associazione è stata esclusa da ogni confronto con il Comune di Milano.

Linterno è stata analizzata per 2 anni dal Politecnico e dalla relazione non è emerso alcun accenno alle preziose decorazioni affrescate sul nucleo più antico oggetto del recupero.

È quindi partito il cantiere di Linterno, senza la stessa attenzione dei Visconti verso il Poeta, da parte del Comune, che ha approvato un progetto che non rispetta l’essenza petrarchesca.

Nessuna traccia del Vincolo Monumentale sul cartello del cantiere, come se fosse una normale abitazione da ristrutturare e non la dimora di Petrarca. Nessun restauro delle preziose fonti archeologiche.

Si tratta quindi di un progetto a corto respiro che livella al basso Villa Linterno, equiparandola a migliaia di altre cascine, senza l’esclusività per cui ci è stata tramandata da tante generazioni.

Per fermare i lavori abbiamo prodotto due esposti: al Ministero dei Beni Culturali e all’Autorità Anticorruzione. Abbiamo promosso anche una manifestazione a Palazzo Marino e raccolto oltre 600 adesioni alla nostra petizione.

Perchè oscurare la figura immensa di Petrarca, che il prof. Zanzi mette in primo piano nel suo libro “Trittico Alpestre”? Perchè oscurare il Vincolo Monumentale che mette al riparo Linterno dalla speculazione?

La probabile causa dell’appiattimento in basso di un Monumento di richiamo internazionale è nei terreni del Parco delle Cave attorno alla Linterno, ancora privati e quindi sotto il mirino di interessi immobiliari.

Il sonno della ragione genera mostri e nostro ideale è condividere con i milanesi un nuovo Umanesimo che dalla Linterno può irradiarsi verso le nuove generazioni.

Non sappiamo se la nostra lotta sarà servita a fermare un disastro.

Sappiamo che era nostro dovere farla.

Massimo de Rigo

SIGNOR SINDACO! Appello di Massimo de Rigo presidente del CSA

Signor Sindaco,

Le ricordiamo che il Comune di Milano è una delle più antiche forme di democrazia europea ed era gestito dalla volontà popolare.

Questo Presidio del CSA Petrarca di fronte alla più alta istituzione cittadina, il Comune, viene promosso al termine di tre anni di inutili tentativi di instaurare un pur minimo ed elementare confronto con i nostri rappresentanti istituzionali.

Visto che Lei, il vicesindaco e nessun assessore si è mai degnato di rispondere alle nostre cortesi richieste di incontro, siamo venuti direttamente a trovarLa e a presentarLe la figura più oscurata che assurdamente Milano ripudia: è il genio universale di Francesco Petrarca nell’anno che avrebbe dovuto invece riproporlo ad un pubblico mondiale.

C’erano tutte le condizioni ottimali per farne il testimonial ideale di Expo 2015:

 

  1. l’evento che catalizzava un pubblico internazionale attorno ad un gigante della Cultura occidentale: Francesco Petrarca che a Milano visse un lughissimo e fertile periodo alla corte dei Visconti;

 

  1. i fondi vincolati da uno scomputo urbanistico al restauro della sua dimora agreste prediletta: VILLA LINTERNO in stato di degrado;

 

  1. l’offerta gratuita di uno sponsor per l’allestimento e la gestione di un Museo interattivo dedicato a Petrarca e al medio evo che avrebbe dato centralità culturale ad una periferia grigia, ma soprattutto turismo e lavoro in un momento di gravissima crisi;

 

  1. la scoperta eccezionale, su esposto del CSA Petrarca, di decorazioni affrescate secondo la tecnica medievale del “mezzo fresco” in tutte le stanze del nucleo più antico: CONFERMA dell’antichissima tradizione che lega indissolubilmente Petrarca a Linterno.

 

  1. Un privato si era offerto di allestire un laboratorio-scuola di restauro a costo zero per il Comune di

Milano.

 

  1. Cultura e agricoltura potevano convivere benissimo ed integrarsi senza problemi. Tutto questo è stato RESPINTO E OSCURATO.

Attorno all’azione del nostro comitato è stata fatta terra bruciata. La stampa imbavagliata. Perché?

Ci spieghi le ragioni per cui un Monumento Nazionale viene caparbiamente livellato al basso ed equiparato a migliaia di altre cascine. Si vuole forse il declassamento del Vincolo Monumentale?

L’ambizioso e costoso progetto di recupero sembra finalizzato a unʼabitazione privata, che risponda al progetto Expo 2015 di un percorso di cascine agricole milanesi, ma Le ricordiamo che a Linterno manca l’agricoltore.

Il rischio maggiore è che Villa Linterno sia rimessa a nuovo in vista di Expo perdendo irreversibilmente il suo legame con le radici e la sua essenza storica legata alla figura che è all’origine del suo Vincolo Monumentale.

Il comprensorio del Parco delle Cave, secondo le valutazioni attente dei nostri volontari (che lo difendono dall’epoca della sua istituzione) è sotto il mirino di interessi immobiliari: è forse questa la vera causa dell’appiattimento in basso di un Monumento che poteva essere il fiore all’occhiello di Expo 2015?

I milanesi attendono una risposta che non sia legata ai soliti luoghi comuni. Assurdo contrapporre

Francesco Petrarca all’Agricoltura che la nostra associazione non si è mai sognata di disdegnare.

Il CSA Petrarca propone un nuovo Umanesimo che dalla Linterno potrebbe irradiarsi verso le nuove generazioni, spesso intruppate e robotizzate e quindi senza speranze.

I milanesi meritano che lo sforzo di infinite generazioni che ci hanno tramandato Linterno, dimora di un genio universale, non sia disperso nel Nulla.

Lettera del socio del CSA Marco Giulio Castelli

Riceviamo e volentieri pubblichiamo la lettera del socio del CSA Marco Giulio Castelli 


 

 

 

Cari Amici,

è ormai passata una settimana da quando Il Giornale dell’Arte di aprile 2015 ha ospitato nella Rubrica ‘Opinioni’ la mia denuncia del rifiuto delle autorità cittadine capitanate avv. De Cesaris , Vice Sindaco di Milano, di dare a Petrarca una casa museo a Linterno utilizzando il finanziamento di uno sponsor privato e l’assistenza dei volontari del Touring.

Personalmente ho già messo al corrente della mia denuncia le uniche persone a me note, il Prof. Carlo Bertelli e il Dr. Salvatore Carrubba, che sappia vicine alle alte gerarchie del Ministero dei Beni Culturali e anche vicine al nostro sentire di semplici cittadini umiliati e offesi nei più elementari sentimenti di fronte al comportamento sfacciatamente “anticulturale” di una “nomenclatura” milanese che mi sembra poco definire indegna della responsabilità affidatale. Spero che almeno uno dei due riesca a far intervenire il Ministero o il Ministro stesso.

Una breve considerazione chiarificatrice in difesa di un (ultimo?) appello che può apparire inutile al punto da non essere stato ancora commentato e divulgato da una Newsletter apposita del CSA Petrarca. Eccola: “Casa-museo”, o comunque la si voglia chiamare, è un concetto molto più esplicito che “rispetto delle pareti affrescate”. Ero presente il giorno 1° aprile alla Cascina/Villa Linterno e ho sentito con le mie orecchie il Sig. Usellini dichiarare “State tranquilli perchè l’impresa assegnataria farà un ottimo lavoro e così pure la Usellini Restauri nel restauro di Linterno”! Io non sono affatto tranquillo al pensiero che ACL e i Fratelli Bianchi disporranno fra poco di una bellissima sede rinnovata con bagni, ascensori, pannelli radianti e affreschetti d’epoca dovutamente ripuliti ecc.

Io pensavo che la memoria di Petrarca a Milano poteva e doveva essere onorata grazie a operazioni multimediali e interattive destinate a far rivivere il personaggio, in tutta la sua dimensione culturale, attraverso proiezioni sulle bianche pareti che lui abitò.. e guardando da quelle finestre, come lui sicuramente fece, i campi e la vegetazione circostante.

Ma Il Comune di Milano non la vede al mio stesso modo. Vorrà dire che sono un …superato!

Aggiungo di aver appreso solo nel 2009, quando me lo disse Massimo, del soggiorno milanese per ben otto anni di uno dei tre grandi della nascente letteratura nazionale e umanistica in Italia.

So che in Provenza, Francesco Petrarca è considerato il massimo intellettuale regionale al punto di aver intestato al suo nome , nel 2012, un nuovo premio di saggistica (De l’”essais d’intervention” , creato da France Culture e Le Monde a Montpellier se ben ricordo). Il “Prix Petrarque”, appena nato, fa dunque pensare a un personaggio della cultura francese e forse così è giusto che finisca la storia di Linterno per i vari Pisapia, De Cesaris, Del Corno, Artioli, Boeri, Scazzosi e Pratesi (cito i nomi che si sono assunti il bel merito di aver cancellato dalla memoria storica di Milano questo evidentemente non gradito personaggio!).

Petrarca grazie a loro è diventato ancora più francese!

Mi permetto questa volta quindi di usare l’indirizzario collettivo a cui ci aveva abituato Massimo de Rigo, (il grande combattente sfortunato?) ma non è ancora detta l’ultima parola, per Massimo, vero?

Cari Amici, è stato bello battersi insieme per una buona causa: un forte abbraccio a tutti,

Marco Giulio Castelli

9-4-15

Alcune riflessioni sugli avvenimenti che riguarda il CSA Petrarca e la Villa Linterno

L’annosa questione della Villa Linterno che vive con grande intensità e concentrazione il CSA Petrarca, merita alcune considerazioni che possono, lo spero, servire per spunti di riflessione per tutti noi soci o per chi ci sta vicino e condivide la nostra “battaglia”.

Il CSA Petrarca ha sempre agito alla luce del sole cercando di sostenere un programma di valorizzazione culturale per Villa Linterno (penso che la denominazione villa sia la più opportuna per la Linterno) che ha al centro la figura del grande poeta Francesco Petrarca.

Seguendo questa traccia abbiamo cercato di relazionarci con il comune di Milano, proprietario della struttura, il quale ci ha sempre e senza alcuna giustificazione respinto come interlocutori, dai primi contatti con i quali abbiamo cercato un rapporto collaborativo democratico e propositivo sino ai più recenti dove ci siamo posti in giusta antitesi al programma di recupero e d’uso (non ancora pienamente precisato da parte di questa amministrazione) di questa importante struttura storica.

Questa ostinazione nel respingere quanto proponiamo (è arrivato persino a respingere sponsor disponibili a offrire gratuitamente ai milanesi un nuovo museo interattivo petrarchesco da inserire nella parte più antica della villa) trovo abbia una componente patologica, penso che questa sia l’unico caso in Italia di una amministrazione civica che respinge aprioristicamente una donazione culturale.

Noi mai ci siamo posti in antitesi o in alternativa ad altri gruppi esistenti sul territorio, il nostro desiderio è sempre stato quello di collaborare, perché la cultura non è esclusione ma collaborazione, nel rispetto di tutte le idee, agire in senso contrario è antidemocratico e, purtroppo, questo è il comportamento della nostra attuale amministrazione comunale.

Ci siamo rivolti a tutte le istituzioni politiche e culturali esistenti a Milano, abbiamo avuto molti riscontri positivi, abbiamo suscitato simpatie e collaborazioni culturali significative, ma l’amministrazione comunale è sempre intervenuta cercando d’impedire, qualche volta con pressioni indebite, la nostra collaborazione con il mondo culturale cittadino.

Questo ostracismo non ha alcuna giustificazione morale e dal punto di vista culturale è la negazione stessa della cultura, in quanto si cerca di far tacere una voce che cerca di portare una verità che non coincide in molti punti alla linea ufficiale di questa amministrazione, se questa è la nostra “colpa”, ci prendiamo le nostre responsabilità, ma volerci chiudere la bocca a tutti i costi è una azione che tutti gli amanti della cultura dovrebbero condannare con forza.

Purtroppo anche i “media” si sono, più o meno passivamente, alla linea imposta dall’amministrazione comunale (ci sono pochissime e coraggiose eccezioni) e questa cosa mi rende particolarmente triste, sono anch’io un giornalista tesserato e vedere questo piattume complice con il potere mi riempie di sconforto e di sdegno.

Il cantiere di restauro attualmente aperto presso la Villa Linterno procede con un progetto che noi riteniamo devastante e che molto probabilmente distruggerà senza rimedio le tracce della storia secolare di questo edificio, noi abbiamo messo in campo tutto il possibile per fermare lo scempio, ma il cantiere rimane sigillato, nonostante le promesse di un cantiere aperto ai cittadini siamo stati sempre respinti quasi si stessero progettando chissà quali segreti.

Cosa si nasconde dietro tutte queste manovre, certo io non lo posso sapere, ma posso fare delle ipotesi, e quella che mi viene spontanea e la possibile speculazione edilizia su quell’area. Un villa storica valorizzata con un museo impedirebbe qualsiasi speculazione, mentre una semplice cascina, fra l’altro neanche troppo grande, dopo qualche anno si potrebbe anche cedere ai privati e lasciare mano libera a speculazioni edilizie, cosa già successa in quell’area del parco delle Cave.

Che fare allora? Noi come soci del CSA Petrarca dovremmo continuare imperterriti la nostra difficile battaglia per villa Linterno, ognuno si prenderà le responsabilità del caso, noi del nobile tentativo di salvarla e gli altri il demerito di essere stati i carnefici di un luogo storico cittadino

Roberto Gariboldi ‐ Vice Presidente CSA Petrarca