FRANCESCO GIUSEPPE, L’ULTIMO IMPERATORE

Con il patrocinio del Municipio 7 di Milano

La fine della Mitteleuropa

Cento anni fa (21 novembre 1916) moriva Francesco Giuseppe, il sovrano che dominò la scena del tramonto dell’Impero anche con le sue tragedie familiari, l’assassinio della moglie Elisabetta – indimenticabile imperatrice Sissi di una fortunata serie cinematografica – e la tragedia di Mayerling con la morte del figlio Rodolfo, erede al trono.

Il motto imperiale di Francesco Giuseppe era: “Viribus Unitis” (“Con le forze unite”, o meglio “L’unione fa la forza”) da lui scelto al momento della sua ascesa al trono, avvenuta nel 1848 a seguito degli eventi rivoluzionari di quell’anno. Esso esprimeva il programma politico del giovane Imperatore, teso a contrastare le spinte centrifughe che pervadevano l’Impero con un richiamo all’unità fra diversi, programma al quale restò fedele per i 68 anni del suo lunghissimo regno.

Con Francesco Giuseppe scompare un’epoca e un mondo. La Mitteleuropa, dimensione non solo territoriale ma politica e culturale, frana sotto i colpi del nazionalismo.

Sabato 1 Aprile 2017 alle ore 16

Casa delle Associazioni e del Volontariato di Zona 7

Piazza Cesare Stovani, 3 – Milano

 

Roberto Gariboldi

“Ai miei popoli”. Storia e destino

dei territori dell’impero

 

Massimo de Rigo

“Austria felix” l’ultimo sole

di Francesco Giuseppe

 

INGRESSO LIBERO

info: derigomassimo@gmail.com – roberto.romilde@alice.it

Petrarca e la Milano dei Visconti

L’invenzione dell’Umanesimo

CSA Petrarca Onlus in collaborazione con Associazione “Carlo Poma”

con il patrocinio del Municipio 7 di Milano

Il Centro Carlo Poma è per il CSA Petrarca Onlus un luogo privilegiato ove fare cultura. Da anni teniamo incontri culturali toccando i temi più vari e sempre l’adesione è stata positiva. Anche questa volta tutte le sedie erano occupate da spettatori interessati e curiosi.

Il tema di questo incontro era: Petrarca e la Milano dei Visconti. L’invenzione dell’Umanesimo.

Il soggetto proposto era stimolante e suggestivo in quanto proponeva una chiave di lettura del sorgere dell’Umanesimo, alternativa a quella che ci viene tuttora impartita a scuola. Francesco Petrarca è senza dubbio l’inventore dell’Umanesimo, il diffusore a livello mondiale di questa nuova concezione di interpretare e vivere la cultura e proprio durante il suo soggiorno milanese ha potuto mettere in pratica per la prima volta questo suo modo particolare di vivere e agire secondo le strade maestre della cultura classica e della cultura religiosa.

Quindi è la Milano dei Visconti il terreno fertile sul quale il nostro poeta ha potuto piantare questo giovane alberello che in seguito ha dato ovunque in Europa splendidi frutti. E proprio nella sua residenza di campagna, Villa Linterno (a quei tempi chiamata “Infernum”) ha potuto trovare l’ambiente favorevole per coltivare questa sua passione per il bello, per i libri, per l’antichità classica e per gli amici che, grazie a lui, hanno in seguito tramandato e sviluppato il suo insegnamento.

Villa Linterno o Casa Petrarca, come ci piace chiamarla, è quindi il luogo privilegiato di questa invenzione che ha fatto crescere l’umanità.

Proprio da questo fatto così importante ne esce la necessità di salvaguardarla sempre di più, di inserire una programmazione di valore culturale adatto e significativo e di creare uno spazio museale che perpetui questi fatti così determinanti nella storia della cultura europea.

Roberto Gariboldi

La donna. Simbolo e Storia

Palazzo Sormani, quest’antica residenza nobiliare ora sede della biblioteca centrale cittadina, nasconde pudico, in una delle sue sale, un vero gioiello di arte nota come la “Sala del Grechetto”, nome derivato dal pittore genovese Giovanni Benedetto Castiglione detto il Grechetto (1609-1664) al quale sino a pocotempo fa era attribuito il grande ciclo di dodici tele a olio che ne ricoprono completamente le pareti.

Questo importante ciclo pittorico raffigura il mito di Orfeo ed è perciò un luogo per sua natura destinato all’arte, qui infatti si tengono conferenze, presentazioni di libri, concerti e tutto quanto può introdurre al bello questo nostro animo spesso distratto da cose futili.

Il CSA Petrarca Onlus non è nuovo a questo spazio di sogno dove ha già presentato sue opere culturali, alla presenza delle raffigurazioni incantate dalla soave musica e voce di Orfeo, perciò abituate a convivere e condividere la bellezza della cultura.

Venerdì 10 febbraio 2017 alle ore 18 la sala era gremita, alcune persone sono state costrette a rimane in piedi. L’occasione per la riunione era la presentazione dell’ultima opera di monsignor Giovanni Balconi, amico da sempre del CSA Petrarca, dal titolo “La donna. Simbolo e storia” scritta in collaborazione con Pietro e Maria Rosa Praderi.

Conduceva la serata Massimo de Rigo presidente del CSA e coordinatore dell’evento, il quale ha introdotto la professoressa Laura Sofia Caramellino, che con la sua arpa ha sorpreso il pubblico per la bravura e la bellezza dei brani eseguiti.

Roberto Gariboldi vicepresidente del CSA e archivista della Certosa di Milano, con brevi parole ha spiegato al pubblico cosa è il CSA Petrarca, rivendicando, fra l’altro, il giusto onore all’associazione di aver salvato da certa distruzione gli affreschi medioevali di Villa Linterno.

Massimo de Rigo ha introdotto il libro di monsignor Balconi, ricordando le donne che animano i diversi episodi della Bibbia, donne eroiche, orgogliose, oneste, coraggiose e talvolta anche malvagie, mettendo in rilievo così le infinite sfaccettature dell’insostituibile mondo femminile che non stancherà mai di sorprendere e stupire.

Ha preso poi la parola il coautore del libro Pietro Praderi, il quale ha concentrato il suo intervento sull’attualità ricordando come sia importante il ruolo femminile nel mondo d’oggi e come sia importante che si ritorni a svolgere un ruolo attivo e concreto di famiglia, unica ancora di salvezza della civiltà moderna, perché nulla può sostituire l’uomo e la donna nel coadiuvare l’opera di Dio nell’universo.

Infine, mons. Giovanni Balconi ha ricordato come quest’opera sia dedicata alla mamma e alla sorella recentemente scomparsa. Dopo alcune considerazioni sulle motivazioni del libro, si è concentrato proprio sul ricordo di sua madre, quasi commovendosi nel raccontare alcuni episodi della sua infanzia, ricordando come la mamma gli mise in mano a otto anni i “Promessi sposi” di Manzoni affinché cominciasse a leggerlo e meditarlo. Da qui, ha raccontato mons. Balconi, è nato il suo amore per la cultura.

Dopo uno spumeggiante saluto dello storico e saggista prof. Nerio de Carlo, ha chiuso la serata l’arpista Laura Sofia Caramellino, con una sua composizione e qui le sue note incantate sembravano uscire dai quadri come se fosse la cetra di Orfeo a ringraziare gli ospiti.

Un incontro conclusosi tra l’universale soddisfazione, i libri disponibili sono andati esauriti in pochi minuti. Venerdì 10 febbraio 2017 il CSA Petrarca Onlus ha aggiunto un’altra preziosa perla alla collana delle sue attività al servizio della bellezza e della cultura.

Roberto Gariboldi

Petrarca e la Milano dei Visconti

L’invenzione dell’Umanesimo

CSA Petrarca Onlus in collaborazione con Associazione “Carlo Poma”

 

INVITO ALLA CONFERENZA

Petrarca e la Milano dei Visconti
L’invenzione dell’Umanesimo

Sabato 11 Marzo 2017 alle ore 16

Associazione “Carlo Poma”
Via Caio Mario, 18 –  Milano (Bus 58 – 76)

Saluto di Adolfo Cozzolino
Presidente Associazione Carlo Poma

Roberto Gariboldi
Vicepresidente CSA Petrarca Onlus e archivista della Certosa di Milano
“Petrarca e l’Umanesimo a Milano”

Massimo de Rigo
Presidente CSA Petrarca Onlus
“Casa Petrarca, la Solitudine del poeta ritrovata”

È tesi comune che l’Umanesimo italiano sia di matrice toscana, forse è ora di avviare una riflessione circa questa ipotesi. Nessuno vuole sminuire la grande importanza del contributo toscano all’Umanesimo in Italia, ma non bisogna dimenticare che l’Italia di allora era un insieme di stati e ogni principe si sforzava di arricchire la sua corte con personaggi illustri, questo ha portato ad una sorta di frantumazione dell’Umanesimo, consentendogli di diffondersi in tutto il territorio italiano.

Francesco Petrarca che tutti gli studiosi considerano a ragione il primo umanista in assoluto, stabilendosi a Milano ha creato e formato un insieme di persone che poi hanno continuato questa tradizione di ricerca e di studio che si può definire, senza tema di essere smentiti, umanistica. Questo fa di Milano e della corte viscontea un polo umanistico fra i primi e di primaria importanza nel panorama della cultura europea dell’epoca.

In questo incontro si cercherà di illustrare questo aspetto poco esplorato dell’attività di Francesco Petrarca a Milano, qui il poeta ha vissuto la sua maturità e ha dato il meglio delle sue capacità, arricchendo il mondo culturale milanese, che partendo dal suo esempio, ha saputo creare generazioni di umanisti di valore.

Uno dei luoghi preferiti da Petrarca era certamente la sua residenza estiva di Villa Linterno e nella seconda parte della conferenza si approfondirà questo tema, raccontando come questo luogo magico è stato sicuramente uno dei motori ispiratori che hanno spinto il poeta verso la ricerca umanistica.

La natura che si poteva trovare a Linterno, che solo in parte si può trovare ancora oggi, il fascino della residenza con la sua corte accogliente e i suoi preziosi affreschi, sono stati un ambiente insostituibile per la sua ispirazione, nostro dovere quindi è quello di preservarlo e valorizzarlo, in maniera che le prossime generazione ne possano ancora godere.

——–

Ingresso libero

info: derigomassimo@gmail.com – roberto.romilde@alice.it