Petrarca in sogno

Beppe Sala ha smentito molti suoi detrattori assumendo toni da buon politico. Lo ha dimostrato coi migranti e astraendosi dalle risse romane sul PD e dintorni. E infatti punta a un secondo mandato. Ma dicono che nelle notti recenti gli sia apparso in sogno Francesco Petrarca, proprio il sommo poeta. Da principio il sindaco non lo riconobbe. Ma ci ha pensato lui stesso a sciogliere i dubbi, facendo più o meno questo discorso: “Caro Sala, riferiscono le cronache che tu sia stato recentemente in una delle mie dimore milanesi, che io ero solito chiamare Infernum, dal ‘500 denominata Linterno, senza far cenno alla mia presenza nel luogo. Ora avendo passato ben otto anni della mia vita nella vostra Milano, invitato da Giovanni Visconti, prima dalle parti di Sant’Ambrogio, poi di San Simpliciano, poi alla Certosa, infine a Linterno, mi aspettavo ben altro trattamento.”

Pare che Sala si sia svegliato di soprassalto e abbia convocato in piena notte i suoi collaboratori. Questi un po’ assonnati non sapevano che dire, tranne uno o una, di cui non farò il nome, che prese la parola per dire: “In effetti è dal 2004, in occasione dei 700 anni dalla nascita, che ci siamo dimenticati di Petrarca, se non fosse per una onlus culturale milanese, il CSA Petrarca appunto, che inascoltato ha condotto ricerche su Linterno, ha identificato le fonti, ha provocato un intervento del Soprintendente alle antichità e alle arti di allora che ha portato al vincolo di monumento nazionale (DM 9.3.1999), ha chiesto una perizia sugli affreschi, che ne nascondono altri datati 1200/1300, ha chiesto allo studio Ermentini un progetto di massima di un museo interattivo, ha ottenuto il patrocinio del Touring Club Italiano.”

Ora la visita del Sindaco era in relazione al problema generale delle cascine (agricole) milanesi, e al riassetto conservativo di Linterno, costato relativamente poco. Ma forse Linterno non è “una delle cascine agricole milanesi”, ma è anche la residenza di Petrarca, non di un turista qualsiasi.

Franco Morganti

La Certosa di Milano diventa il 18° monumento milanese “aperto per voi”

Il 19 settembre, anniversario della fondazione della Certosa di Milano, nel suggestivo ambiente della sala capitolare è stato ufficialmente annunciato che la Certosa di Milano è entrata a far parte dei monumenti “aperti per voi” grazie ai volontari del Touring Club Italiano.

Questo è il diciottesimo luogo preso in carico nella città di Milano, si tratta di un grande passo di qualità in quanto non si tratta solo di aggiungere un monumento all’elenco prestigioso di altri luoghi milanesi ma per la prima volta il TCI si spinge coraggiosamente in periferia adottando questa Certosa situata ancora oggi nei pressi del confine cittadino.

La cerimonia è stata semplice: ha parlato il parroco della Certosa, don Giuseppe La Rosa, che ha ricordato come la Certosa non ha solo un grande valore artistico, ma per la città di Milano è stata per secoli un punto di riferimento spirituale che continua oggi nella vita parrocchiale. Gian Mario Maggio, responsabile dei volontari di “aperti per voi” ha espresso, anche a nome del presidente del TCI Franco Iseppi, la soddisfazione per questo evento, sottolineando come questo entrare nella periferia è solo un inizio, auspicando che anche gli spazi storici della residenza petrarchesca della Cascina Linterno, siano quanto prima affidati al CSA Petrarca Onlus per la costituzione di un museo interattivo e per la creazione di un polo culturale a livello cittadino. Ha chiuso gli interventi Roberto Gariboldi, responsabile dei volontari “Amici della Certosa” che ha illustrato l’attività di questo gruppo e ha sottolineato come il collegamento del TCI servirà ulteriormente da lancio per far conoscere la Certosa di Milano.

Negli interventi del pubblico importante è stato l’intervento di Massimo de Rigo, presidente del CSA Petrarca Onlus il quale ha ulteriormente ribadito come l’attività di una associazione che si è dedicata da anni alla salvaguardia di questo monumento è una garanzia per la gestione degli spazi storici di Casa Petrarca e che il gemellaggio con la Certosa non può che essere il fiore all’occhiello di due municipalità come quella del Municipio 7 e 8.

Che sia forse tutto questo segno che le periferie milanesi non sono più luoghi reietti e dimenticati? Noi ce lo auguriamo vivamente e sposiamo di tutto cuore questa iniziativa e ci rendiamo disponibili, come sempre, alla più costruttiva collaborazione.

Roberto Gariboldi vice presidente CSA Petrarca

Croce e Spada. Gli ordini religiosi cavallereschi

Sabato 14 ottobre ore 15.30

Sala conferenza Pro Loco – Abbazia di Morimondo – Via Fratelli Attilio

Per il sesto anno si rinnova, sabato 14 ottobre 2017 alle ore 15,30, a Morimondo l’incontro di argomento templare, promosso dal CSA Petrarca Onlus, dall’Associazione Viriditas, Fondazione per leggere e il Comune di Morimondo. Quest’anno il titolo del convegno ha come suggestivo ed intrigante titolo: Croce e spada. Gli ordini religiosi cavallereschi. Le tre relazioni quest’anno saranno: “Seborga-Morimondo, la connessione templare” di Lucia Zémiti; “Gli altri cavalieri” di Roberto Gariboldi e “I monaci cavalieri a Milano” di Massimo de Rigo.

Lucia Zèmiti

Seborga-Morimondo, la connessione templare

Per secoli un simbolo inciso nella pietra del monastero di Morimondo è rimasto indecifrato. La scoperta dello stesso simbolo nello stemma della città ligure di Seborga apre nuove supposizioni sul legame Templare con l’abbazia.

 

Roberto Gariboldi

Gli altri cavalieri

L’intervento ripercorrerà la storia degli ordini religiosi militari ad esclusione dei Templari, quindi ci occuperemo dei Cavalieri di Malta, dei Teutonici, dei Cavalieri di san Lazzaro ed altri minori, ma non ci limiteremo agli ordini sorti in Terra Santa, si parlerà anche di ordini sorti in Spagna, Portogallo, Italia e in altre nazioni, fondati per la difesa della Cristianità. Si tratta di un’epopea storica che ha coinvolto migliaia di persone spinte da alti ideali a cui erano disposti a sacrificare la vita. Sarà una rapida carrellata, con l’invito di approfondire un argomento su cui perdura mancanza di onestà di esposizione.

Massimo de Rigo

I monaci cavalieri a Milano

La relazione approfondisce i due più antichi ordini religiosi militari, gli Ospitalieri di Gerusalemme o Gerosolimitani e i monaci cavalieri Templari, che compaiono in Milano con le proprie case o Commende, fin dalla metà del XII secolo, subito dopo la loro fondazione. Viene descritto anche l’Ordine di San Lazzaro o dei Lebbrosi che si stanzia su quello che è l’attuale Corso di Porta Romana. Scopriremo antiche vestigia dei monaci cavalieri che sopravvivono nei “Corpi Santi” di Porta Vercellina.

Come ogni anni gli argomenti sono di grande interesse e preannunciano un convegno di tutto rispetto, da parte nostra ci auguriamo due cose: la consueta affluenza di pubblico e che finalmente si riesca trovare uno sponsor che permetta la possibilità di stampare gli atti di questi sei anni di lavoro e di studio, la pubblicazione di questi garantirebbe così la conservazione di quanto detto nei precedenti convegni.

Vi aspettiamo numerosi e non mancate di invitare amici e conoscenti.