Egregio dott. Giuseppe Sala
Sindaco di Milano
Egregio dott. Marco Bestetti
Presidente del Municipio 7 di Milano
Gentile dott.ssa Anna Scavuzzo
Vice sindaco del Comune di Milano
Gentile dott.ssa Carmela Rozza
Assessore alla Sicurezza del Comune di Milano
Egregio dott. Pierfrancesco Maran
Assessore a Urbanistica, Verde e Agricoltura del Comune di Milano
Oggetto: Atti vandalici, richiesta di video sorveglianza per la sicurezza nel comprensorio del Parco delle Cave.
Egregio signor Sindaco di Milano, egregio signor Presidente del Municipio 7 di Milano, gentile signora Vice sindaco, egregi signori Assessori del Comune di Milano, scrivo in qualità di presidente dell’Associazione CSA Petrarca Onlus, distantisi nella difesa del patrimonio storico e naturalistico del Parco delle Cave e nella tutela del sistema verde ad ovest di Milano, e vi espongo quanto segue.
Sono purtroppo noti gli eventi vandalici che da anni affliggono il Parco delle Cave, in particolare i sistematici incendi che hanno danneggiato, anche recentemente, beni privati e beni pubblici. Lo scorso 13 settembre un incendio, di probabile matrice dolosa, ha procurato ingenti danni agli agricoltori di Cascina Caldera.
In precedenza si verificarono analoghi incendi vandalici distruttivi nell’area compresa tra le Cave Casati, Aurora e Cabassi (estate 2012) che portarono all’affioramento di materiale inerte e di amianto; nel novembre 2014 furono prese di mira le aree agricole adiacenti al Monumento nazionale Cascina Linterno.
Nel maggio 2016 le fiamme divamparono in via Taggia, zona Quarto Cagnino, distruggendo i capanni in legno con servizi igienici e deposito degli attrezzi del gruppo ortisti Parea. Più recentemente (agosto 2017) un’ampia area boschiva del Parco presso via Quarti, tra Baggio e Quinto Romano.
Ricordo che molti volontari del CSA Petrarca Onlus furono in prima linea, negli anni 1999/2000, contro il dilagare dello spaccio di droga nel Parco delle Cave. La mobilitazione dei cittadini, in sinergia con le Istituzioni e l’ente gestore CFU ItaliaNostra, ottenne la sua messa in sicurezza.
All’interno del progetto della cintura adiacente, vennero poste una caserma dei Carabinieri e una stazione di Polizia locale in via F.lli Zoia nei pressi dell’ingresso di via Rossellini. A tutto questo vennero aggiunte anche le telecamere: ne vennero posizionate una sessantina, manovrabili dalle forze dell’ordine.
In questo modo il Parco delle Cave divenne la più grande area verde video sorvegliata d’Italia.
La premessa serve a focalizzare l’emergenza non certo occasionale, bensì sistematica, che desideriamo segnalare alle Istituzioni.
Questi ripetuti episodi di vandalismo mettono in evidenza la necessità di incentivare e potenziare gli interventi volti ad aumentare la sicurezza nel comprensorio del Parco delle Cave, anche attraverso modalità di prevenzione e dissuasione che sono legate alla presenza delle telecamere di videosorveglianza.
Per questo motivo, chiediamo alle spettabili Istituzioni cittadine quante telecamere di sicurezza siano attualmente funzionanti, se la loro tecnologia le rende idonee ad essere utilizzate nelle ore notturne, e ad individuare eventuali responsabili di atti vandalici o criminosi (volti e numero di targa di veicoli), ed infine se esiste un contratto di manutenzione che renda efficienti queste telecamere di sicurezza.
Cordiali saluti.