Il Viaggio della Vita ad ovest di Milano

Sulle vie dei Templari e dei pellegrinaggi medievali a Porta Vercellina

SABATO 13 Gennaio 2018 alle ore 15.30

SPIAZZA Milano via G. B. Rasario, 10/C

Biblioteca sociale del Borgo sostenibile di Figino 

Due distinte relazioni, coadiuvate dalla proiezione di immagini, ci introdurranno alla conoscenza dei Pellegrinaggi medievali e dei Monaci Cavalieri del Tempio.

 

Roberto Gariboldi

Dal Nord a Milano la Strada Regina. I Pellegrini in terra lombarda

 

Massimo de Rigo

Le Vie della Fede a Porta Vercellina. Il mistero dei Templari.

È un viaggio a ritroso nel Tempo sulla via dei Pellegrinaggi nell’attuale  Municipio 7 (in parte coincidente all’antica Porta Vercellina) nel suo splendore del XII secolo quando Milano si dà una struttura amministrativa policentrica (oggi diremmo federale) divisa in sei ‘Sestrieri’ o ‘Porte’.

Furono gli Ordini monastico-militari a dare nei secoli XII e XIII, la concreta possibilità a moltitudini di pellegrini e Crociati di raggiungere la Terrasanta con relativa rapidità, con un imponente complesso di hospitalia, ospizi e ricoveri.

I Templari non furono gli unici: anche i Cavalieri Ospitalieri o Giovanniti nella penisola, e quelli Teutonici nei Paesi di lingua tedesca, furono di grande sostegno al pellegrinaggio, ma i “cavalieri del Tempio”, cancellati dalla storia, hanno la prerogativa di essere l’incarnazione degli ideali cavallereschi più puri delle Crociate.

Ai Monaci del Tempio si deve (assieme ai loro cugini Cistercensi) l’impulso dato al progresso del territorio dove operarono con le nuove tecnologie (i mulini ad acqua, un’energia prodigiosa per quei tempi, che consentiva di creare grandi quantità di manufatti con modesta mano d’opera; il perfezionamento dei fontanili che utilizzavano l’acqua sorgiva di falda estendendo l’irrigazione e quindi le colture; la realizzazione delle marcite che consentivano di avere foraggio fresco anche d’inverno e quindi un grande sviluppo lattiero-caseario che fece delle cascine vere e proprie aziende alimentari).

Nell’immaginario collettivo, i Templari sono rimasti un mito per il destino tragico e imprevisto contro il quale non seppero o non vollero reagire, dopo due secoli di difesa ad oltranza della Terrasanta.

Attraverso l’ubicazione degli hospitalia, di antiche chiese e monasteri, è possibile ricostruire il tracciato delle vie di pellegrinaggio sul territorio attorno all’antica “Via ad Novarium”, l’odierna via Novara e quindi anche Figino, l’antica Feglinum.

Sopralluogo dell’Assessore alla Sicurezza del Comune di Milano Carmela Rozza al Parco delle Cave (28 novembre 2017)

Oltre alla presenza dell’Assessore Carmela Rozza e a quella dei volontari del CSA Petrarca Onlus hanno partecipato:

  • Ernestina Ghilardi – Vicepresidente Municipio 7
  • Andrea Afrune – Presidente Commissione Sicurezza Municipio 7 • Alessandro De Chirico – Consigliere Comune di Milano
  • Cesare Salvetat – Responsabile del Parco delle Cave
  • Paolo Campi – Agricoltore Parco delle Cave
  • Mauro Veca – Apicoltore Cascina Linterno/Parco delle Cave
  • Responsabili della Polizia Locale di Milano
  • Associazione Nazionale dei Rangers d’Italia
  • Rappresentanti di Associazioni territoriali di volontariato
  • Alcuni cittadini del comprensorio Parco delle Cave

Dopo i reciproci saluti e le reciproche presentazioni il Presidente del CSA Petrarca Onlus, Massimo de Rigo, espone, in breve, all’Assessore alla Sicurezza Carmela Rozza, le problematiche relative al Parco delle Cave e alle crescenti difficoltà nella difesa del suo patrimonio storico e naturalistico e nella tutela del suo sistema verde.

Massimo de Rigo consegna all’Assessore una mappa degli incendi dolosi verificatisi nel tempo, e, a tal proposito, tutti i convenuti si trasferiscono agli orti “Parea”, luogo in cui è stata dolosamente incendiata una struttura destinata a ripostiglio attrezzi e servizi igienici, provvista anche di un locale per incontri e socializzazione al servizio, non solo dei fruitori degli orti, ma anche per i bocciofili dell’attiguo campo.

L’incendio doloso ha distrutto completamente la struttura nella notte tra il 4 e il 5 maggio 2016. Le fiamme sono divampate in via Taggia, zona Quarto Cagnino, nonostante la vicinanza di una telecamera. L’Assessore e il responsabile della Polizia Locale chiariscono che senza l’opportuna illuminazione, le telecamere non visualizzano immagini.

Tutti i presenti sono condotti dal Presidente del CSA Petrarca alla Cascina Caldera per visionare l’area teatro dell’ultimo incendio nel Parco delle Cave. La sera del 12 settembre le fiamme hanno inghiottito più di mille balle di fieno e paglia mandando in fumo un anno di lavoro. Anche in questa occasione si sono verificati i posizionamenti delle telecamere di sorveglianza del luogo, valutando possibili cambiamenti alle localizzazioni delle stesse.

L’Assessore Carmela Rozza ci informa, attraverso la conferma del Responsabile della Polizia Locale, che le sessanta telecamere di sorveglianza del Parco delle Cave sono tutte attive, sia di vecchia che di nuova generazione. Sono quindi non performanti allo stesso modo, in quanto posizionate in loco in tempi diversi e sempre più evolute tecnologicamente.

Ci informa che verranno installate nuove telecamere anche nel vicino Parco di Trenno tutt’ora sprovvisto: trattasi di un grande intervento programmato in alcuni lotti distribuiti in più anni in funzione anche dei relativi finanziamenti.

Il Presidente del CSA Petrarca ha insistito nel richiedere videosorveglianza e illuminazione adeguate alla Cascina Linterno, storico monumento tutelato dal Ministero ai Beni Culturali, dove sono stati appicati una serie di incendi (2010-2014) al fieno accumulato nell’area adiacente che si affaccia sul Parco delle Cave.

L’Assessore alla Sicurezza evidenzia il problema relativo al potenziamento dell’illuminazione del Parco delle Cave: condizione assolutamente indispensabile per ottenere una migliore sorveglianza dello stesso e ottimizzare il funzionamento delle telecamere, precisando però, che tale compito è a carico dell’Assessore Marco Granelli.

Verso mezzogiorno, con reciproci ringraziamenti e saluti, veniva concluso il sopraluogo al Parco delle Cave.