TEMPLARI. Cavalieri della Fede

Anno Domini 1118. Guglielmo di Tiro, arcivescovo di quella città dal 1174, nel suo resoconto delle prime crociate, scrive: “… nel 1118 alcuni pii nobili timorosi di Dio, del rango di cavalieri, e devoti al Signore, al cospetto del patriarca si votarono al servizio di Dio come regolari canonici. I primi e i più illustri tra questi furono Hugues de Payns e Geoffroy de Saint-Omer (Hugo de Paganis et Gaufredus de Sancto Aldemaro) …”. Quindi, per Guglielmo di Tiro, nel 1118 nove cavalieri presero l’impegno di porsi al servizio di Dio, in una sorta di confraternita laica, di fronte al patriarca di Gerusalemme. Giurano di osservare i voti monastici di castità, povertà e obbedienza e difendere con le armi i cristiani in viaggio verso la Terrasanta. La preghiera e la spada contraddistinguono i Poveri Cavalieri di Cristo. Baldovino II, il Re di Gerusalemme, impressionato dall’ardimento e dalla vocazione del gruppo, concede loro alloggio in una ala del Palazzo Reale, posto sull’immensa spianata ove un tempo sorgeva l’imponente Tempio di Re Salomone. Divenuti custodi di quello che, dopo il Santo Sepolcro, era il luogo sacro più importante di Gerusalemme, i cavalieri assunsero presto la denominazione di “Milites Templi, Templarii”.

A 900 anni dal leggendario giuramento dei primi nove Templari, il CSA Petrarca propone la sesta Giornata di Studi sull’Ordine Templare, nella magica cornice di Morimondo, che si ricollega al mistero dei Poveri Cavalieri di Cristo.

Lucia Zémiti descriverà l’architettura simbolica templare con proprie caratteristiche riconoscibili.

Roberto Gariboldi metterà a fuoco una figura del declino templare: Ruggero da Flor, un monaco guerriero che vedrà la caduta dell’ultima città cristiana in Terrasanta, corsaro e infine conte a Costantinopoli.

Massimo de Rigo affronterà il tema della fondazione dell’Ordine dei Templari indagando sulle origini del suo fondatore: Hugues de Payns, cavaliere franco originario di Payns, oppure Hugo de Paganis, originario di Nocera dei Pagani in provincia di Salerno?

Introduzione 1118 – 2018 ‘Le Origini’

Lucia Zèmiti 
Architettura simbolica templare

Roberto Gariboldi 
Dalle glorie dell’origine alla tragedia finale: Ruggero da Flor, templare e pirata

Massimo de Rigo
 Hugo de Paganis cavaliere di Campania fu il fondatore dei Cavalieri Templari?

https://www.partecipami.it/calendar/event/1/7291

Info: Massimo de Rigo 339 4448574  derigomassimo@gmail.com – Lucia Zémiti 328 9272193 pirula8@yahoo.com

L’IMPERO DELL’EFFIMERO. La moda rivisitata

Impero dell’effimero: un ossimoro, impero rimanda subito alla forza del potere, alla solidità, alla durata, effimero invece ci fa pensare alla caducità, alla fragilità, alla cosa che dura poco, evanescente.

Bisogna dire che Renato Bosoni, fotografo di lunga esperienza, ha scelto questo titolo con estrema precisione, il mondo della moda è sicuramente un impero, economico e di bellezza, ma rappresenta splendidamente l’effimero, cosa c’è di più effimero di un abito oppure di un accessorio creato da uno stilista?

Renato ha girato per Milano fotografando le vetrine dei maggiori stilisti italiani e stranieri e poi le ha reinterpretate elaborandole, aggiungendo o togliendo qualcosa a secondo dei casi, mostrandoci con queste foto non foto un nuovo aspetto di questo effimero impero.

Fashion, glamour, lusso, stile, creatività e arte, perché la creazione di moda è certamente arte, qui subiscono un trattamento nuovo, originale che vogliono mostrarci proprio la sostanza dell’effimero, di come questo genere di bellezza sia quasi una illusione fugace, ma comunque degna di essere immortalata in una nuova visione.

Renato Bosoni trasporta parte delle fotografie su tela e altre invece le lascia su normale carta fotografica, sempre però elaborando la foto originale, spesso irriconoscibile, per donarci una nuova illusione e per farci pensare.

In questa mostra Renato associa suo figlio Fabrizio, anche lui fotografo promettente, sulle orme del padre per originalità e professionalità.