Emergenza Coronavirus, si ferma anche il volontariato

Come ogni anno, tra fine maggio e la prima decade di giugno, i sentieri del sottobosco del Parco delle Cave si accendono. È il tempo delle lucciole, che ovviamente non si fermano di fronte all’emergenza sanitaria che, al contrario, ha stravolto le nostre abitudini. Quest’anno, infatti, non si terrà la storica Lusiroeula de Quart nel Parco delle Cave organizzata dal CSA Petrarca. L’undicesima edizione, con la serata di incontro tra appassionati e curiosi guidati dalla nostra esperta entomologa nel silenzio del Parco e nel rispetto di questi delicati insetti, è rinviata al prossimo anno. Ognuno di noi potrà comunque celebrare questo evento in solitudine o accompagnato dai propri familiari. Se vogliamo un’occasione per rispettare e proteggere ancor meglio le lucciole. E per vivere il Parco delle Cave, per il quale tanti volontari, poi confluiti nella nostra Associazione, si sono concretamente adoperati durante gli anni bui della droga affinchè queste aree potessero tornare in mano ai cittadini.

Per osservare le lucciole, le regole che suggeriamo sono poche ma fondamentali: rimanere in silenzio, camminare lentamente e solo sui sentieri principali, senza inoltrarsi nell’erba, dove si rischia di calpestare i piccoli coleotteri. Inutile e dannoso l’utilizzo dei flash e delle torce tascabili o dei cellulari. Le lucciole non amano i cortei di centinaia e centinaia di persone ed il clamore mediatico sui quotidiani…

La nostra  Lusiroeula de Quart è solo uno dei tanti appuntamenti del CSA Petrarca annullati nel rispetto delle disposizioni ministeriali per contrastare la diffusione del Covid-19. In questo periodo, avevamo anche in programma anche la visita guidata notturna (lucciolata) al Boscoincittà, la tradizionale visita guidata su due ruote a Porta Vercellina tra monumenti dimenticati e ambienti naturalistici e l’adesione al tradizionale sfolgorante Corteo Storico Medievale della sms Benedetto Marcello, dove si tramandano i protagonisti di quella straordinaria epoca: lo stesso Petrarca con la sua Laura, gli indomiti Templari, dame e damigelle, sbandieratori e musici …

Speriamo di poter riprendere presto le nostre attività, fondamentali per una Associazione di volontari come la nostra al servizio dei cittadini.

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Casa Petrarca a Linterno, recentemente aperta alla cittadinanza dopo una lunga odissea, è un ambiente del XIV secolo nell’ambito di Cascina Linterno, ma isolato da tutto il suo contesto. Nel 2016 un team del Politecnico ha effettuato il recupero di Villa Linterno – finanziato da uno scomputo urbanistico, ma non finalizzato a riportare alla luce le fonti archeologiche medievali. Il piccolo ma prezioso spazio è permeato dell’umanesimo del Poeta, che solo il restauro delle pareti affrescate e dei soffitti lignei permetterà di offrire nel suo antico splendore, la giusta atmosfera in previsione del futuro Museo interattivo. Sulla parete delle imprese viscontee è presente anche la ‘Colombina’, fonte archeologica coniata da Francesco Petrarca per il diciassettenne Gian Galeazzo Visconti, come emblema augurale per le sue nozze con Isabella di Valois, assieme al motto ‘À Bon Droit’ (a buon diritto), quando ebbe modo di apprezzarne la mitezza, prospettando per lui un avvenire di pace. À bon droit è il motto del CSA Petrarca Onlus, l’associazione che ha salvato i preziosi reperti archeologici e l’impresa della colomba della pace ne è il simbolo ideale per il rientro di Petrarca nella sua dimora prediletta.

È significativo il commento dei restauratori impegnati nel valorizzare Casa Petrarca, a chiusura del recente seminario: ”Entrando nelle stanze di questa dimora, si è avvertita sin dall’inizio un’atmosfera di pura emozione, che va oltre l’esito dei lavori non sempre pertinenti effettuati in precedenza: il fascino che comunque vi traspare, porta inevitabilmente alla mente la presenza, seppur lontanissima nel tempo, di una grande, immortale Figura …”.