Il racconto della conferenza “Curiosità petrarchesche – Alla scoperta di aspetti inediti di Francesco Petrarca”

Conferenza “Curiosità petrarchesche – Alla scoperta di aspetti inediti di Francesco Petrarca”.
Villa Linterno del Petrarca.

Quando si parla di personaggi di grande rilievo che, con la loro vita e la loro opera, hanno riempito la storia, si tende a trasformarli in personaggi fortemente idealizzati, dei quali non si racconta quasi mai il loro vissuto terreno, dimenticando che sono stati, pur nella loro incontestabile genialità, esseri umani con grandezza d’animo, ma anche con i lati oscuri della vita. 

Casa Petrarca, sabato 23 aprile, ha voluto affrontare questo tema, intitolandolo Curiosità petrarchesche. L’incontro, nella consueta sala gremita di attenti spettatori, ha affrontato tre temi.

Le donne di Petrarca

Nerio de Carlo con la sua consueta vivacità narrativa, ha toccato questo interessante tema, parlando prima di tutto di Laura, di questo personaggio dai tratti sfuggenti, donna ispiratrice delle opere poetiche di Francesco Petrarca, donna amata solo nel pensiero, ma che lascia una traccia potente nella sua vita. 

Un accenno poi alle donne (o alla donna) sconosciute che gli hanno lasciato i due figli: Giovanni e Francesca. Giovanni, morto a 24 anni a Milano di peste, figlio turbolento e ribelle, che in vita fece soffrire il padre, ma che alla sua morte lasciò un strazio incolmabile. Francesca la figlia ideale, la quarta donna di cui si parla nella relazione, che obbediente segue il padre curandolo sino alla sua morte ad Arquà.

Petrarca e i Fedeli d’Amore 

Massimo de Rigo, prendendoci per mano ci ha accompagnato nel misterioso mondo delle confraternite segrete, con particolare riguarda a quella dei “Fedeli d’amore”, che univa i poeti del XIII-XIV secolo, avversata dalla Chiesa ufficiale, ma che associava intensamente in un ideale di creatività poetica la schiera di letterati medievali legati allo stile trobadorico e che ha percorso come un fiume sotterraneo, ma ben presente, gli inizi della nostra letteratura. 

Sappiamo che il nostro Francesco ha fatto parte di questa confraternita, ma, proprio per l’obbligata segretezza, non ha mai lasciato tracce particolari, se non qualche labile accenno nei suoi scritti.

Le ossa di Petrarca

Roberto Gariboldi, ha illustrato questo tema particolare e veramente curioso, illustrando le disavventure del corpo del poeta, che una volta deposto nella grande arca in pietra rossa di Verona, posta all’esterno della parrocchiale di Arquà, non ha la meritata pace dei defunti. L’arca divenne subito meta di pellegrinaggi da parte di poeti e cultori della poesia, attirando anche gli amanti delle reliquie, venne a più riprese aperta, nel XIX secolo ben tre volte, asportando parte del suo scheletro, sin ad arrivare all’ultima apertura del 2003, che ci portò la ferale notizia che il teschio appartiene ad una donna del XIII secolo.

Gli interventi dei tre relatori sono stati introdotti da Laura Viganò che, con la sua voce armoniosa, ha impreziosito l’evento.

Roberto Gariboldi – CSA Petrarca

Mara de Rigo. Foto a cura dei Soci.

Invito alla conferenza “Curiosità Petrarchesche”

Invito alla Conferenza Curiosità petrarchesche Alla scoperta di aspetti inediti di Francesco Petrarca 

Sabato 23 aprile 2022 alle ore 15.30 

Villa Linterno del Petrarca . via Fratelli Zoia 194 Milano 

Del grande e universale poeta e umanista Francesco Petrarca si conosce ormai quasi tutto, perciò abbiamo deciso di andare alla ricerca di alcuni aspetti della sua vita meno conosciuti, o meno dibattuti dalla critica. 

Nerio de Carlo 

Le donne di Petrarca 

Massimo de Rigo 

Petrarca e i Fedeli d’Amore 

Roberto Gariboldi 

Le ossa di Petrarca 

Laura Viganò 

Letture recitate 

Sabato 23 aprile alle 15,30 si terrà un incontro dal titolo “Curiosità petrarchesche” che promette di essere molto interessante per le tematiche trattate: Nerio de Carlo ci parlerà di Petrarca e le donne, conosceremo così Laura, ma non solo. Il tema delle donne petrarchesche generalmente si limita solo alla figura più o meno reale di Laura; nella relazione conosceremo aspetti inediti del suo rapporto con l’universo femminile; 

Massimo de Rigo ci intratterrà su Francesco Petrarca e i suoi rapporti con i Fedeli d’Amore, la misteriosa setta che unì i poeti italiani nel XIII-XIV secolo, un sodalizio dai contorni ancora non ben definiti ma che offre innumerevoli spunti e suggestioni; infine Roberto Gariboldi ci parlerà delle ossa del Petrarca, cioè delle numerose e travagliate avventure del corpo di Petrarca, del sacello di Arquà e dei numerosi attentati alle ossa del poeta e dei misteri che nei secoli queste ossa hanno suscitato. Laura Viganò allieterà i presenti con intense letture recitate. 

Evento promosso da 

CSA Petrarca Onlus 

www.csapetrarca.it 

in collaborazione con: 

Officine Teatrali Scuola dei Mestieri dello Spettacolo 

Con il Patrocinio del Municipio 7 di Milano 

Ingresso a offerta libera con prenotazione obbligatoria a: info@csapetrarca.it fino ad esaurimento di posti con obbligo di Green Pass

Alcune precisazioni del CSA Petrarca in merito all’articolo del Corriere della Sera del 14/04

CSA Petrarca Onlus pubblica la lettera con alcune precisazoini destinata a Paolo Robaudi, fotografo autore dell’articolo “Cascina Linterno, un’oasi agricola di pace tra i quartieri di Milano”, pubblicato il14 aprile 2022 sulle pagine milanesi de Il Corriere della sera.

CSA Petrarca è l’Associazione che nel sito di Cascina Linterno si occupa di gestire la “sopravvivenza” di Casa Petrarca, la residenza milanese ove, come correttamente da Lei indicato, soggiornò il sommo Poeta dal 1353 al 1361. Ciò è comprovato da documenti, convegni, collaborazioni con alcuni tra i più eminenti
rappresentanti della cultura milanese e nazionale. Citiamo Mons. Giovanni Balconi, petrarchista e membro del Capitolo maggiore della Cattedrale di Milano; Carlo Bertelli, storico dell’arte e docente internazionale; GianMario Maggi, console del Touring Club Italiano; Philippe Daverio, storico e critico d’arte; Franco Morganti, docente universitario, economista, editorialista; Eugenio Luxardo, architetto ed esperto di beni culturali; Stefano Bruno Galli, professore universitario e assessore alla cultura di Regione Lombardia.

In particolare Luigi Zanzi, accademico, petrarchista, saggista storico, scrisse: ”Mi sta a cuore rinnovare a tutti Voi del CSA Petrarca la mia più cordiale gratitudine. Mi sento veramente coinvolto in amicizia nella Vostra Associazione che tiene viva strenuamente la memoria di Francesco Petrarca in Milano. Speriamo, e Ve lo auguro con tutte le mie forze, che si riesca a rimediare alla vergognosa ignoranza con cui la città di Milano sta inerte nei confronti di questa, che potrebbe essere una delle grandi ‘rinascite’ di una Milano attenta al suo grande passato culturale. Grazie ancora di cuore.” Touring Club Italiano, 21 aprile 2015.
Ancora oggi siamo gratificati dalla grande solidarietà da loro sempre dimostrata nei confronti del nostro operato, spesso gravoso, per la tutela di questa dimora.
Sulla dimora petrarchesca, l’antica Infernum (toponimo di Linterno fino al XVI sec.) esisteun’eccezionale quantità di fonti che CSA Petrarca ha raccolto negli anni e compendiato anche nel saggio “INFERNUM&LINTERNO. A MILANO RIVIVE CASA PETRARCA” recentemente presentato a Bookcity con la
recensione di Bruno Stefano Galli che le alleghiamo.
Pertanto, ce lo consenta, non possiamo condividere l’affermazione citata nel Suo articolo: “… La tradizione ritiene che Cascina Linterno sia stata la residenza di Francesco Petrarca dal 1353 al 1361 …”, che può generare più dubbi che certezze.
Saremmo pertanto lieti di ospitarLa a Casa Petrarca per una visita guidata, affinchè Lei possa in prima persona ammirare le stanze interne della dimora, con le imprese araldiche viscontee affrescate che rendono il luogo – testimonianza originale più genuina della presenza di Petrarca, tra tutte le sue residenze italiane ed estere – unico nello scenario culturale, artistico e storico non solo della nostra città ma dell’intero Paese.
Ma, se oggi possiamo ancora contemplare questa dimora nella sua veste degna del suo passato, lo dobbiamo solo all’operato della nostra Associazione CSA Petrarca Onlus che, grazie all’impegno ed alla determinazione dei suoi volontari, ha saputo preservarla ed “accudirla” con passione e tenacia.

Ci permettiamo, per maggior chiarezza sulla nostra attività, segnalarLe al riguardo il link:
https://www.milanodavedere.it/palazzi/cascina-linterno/
Anche il seguente articolo a cura del Touring Club Italiano è esaustivo:
https://www.touringclub.it/notizie-di-viaggio/alla-periferia-di-milano-rivive-casa-petrarca
Alleghiamo, altresì, uno stralcio del Progetto di gemellaggio tra le dimore petrarchesche “La Via del Petrarca”, coordinato da CSA Petrarca Onlus.
Nel rinnovarLe il nostro invito ad averLa gradito ospite a Casa Petrarca di Linterno per una visita personalizzata, a cura del nostro Presidente Massimo de Rigo, Le porgiamo i nostri più cordiali saluti.

Mostra fotografica “A piedi nudi nel parco del Petrarca”

Il CSA Petrarca Onlus con il patrocinio del Municipio 7 vi invita all’iniziativa: “A piedi nudi nel parco del Petrarca”.
L’iniziativa consiste in una mostra fotografica, con inaugurazione il 7 aprile a Milano, presso Villa Linterno del Petrarca, in via Fratelli Zoia 194, a cura della fotografa milanese Paola Bernabei.

La mostra è visitabile fino al 14 aprile dalle 17 alle 19

Il nuovo concept della fotografa milanese Paola Bernabei ci restituisce una visione in sospeso fra la modernità della esigenza di evasione data dai colori di un’estate in pieno periodo di pandemia, che non ha comunque fermato la voglia di evasione e di un relax ricercato in uno dei paradisi metropolitani, che gode di un passato glorioso e che ha dato ospitalità anche a poeti e artisti del calibro del Petrarca. 

L’estate dei colori lascia per l’appunto spazio al bianco e nero, di per sé molto più evocativo di un passato e di una storia che ancora oggi si cerca di onorare nel Parco delle Cave, uno dei parchi più suggestivii di Milano. E a maggior ragione rimarcando in questo studio più intimistico il vero valore di un parco e di un ambiente che diventa evasione dal traffico metropolitano.

https://www.comune.milano.it/web/municipio-7/-/a-piedi-nudi-nel-parco

Il racconto della conferenza “Nascita e apocalisse dei Templari”

Domenica 27 marzo, alle 15,30 la sala di Casa Petrarca era già colma di spettatori.

Il tema dell’incontro era ”Nascita e apocalisse dei Templari”. Argomento coinvolgente era la replica dell’incontro tenuto nell’ottobre 2021 a Morimondo, nell’ambito del consueto appuntamento annuale che da nove anni si tiene in quel luogo evocativo. Prima dell’inizio dell’incontro, si è tenuta una commemorazione di Gianni Colli da parte del figlio Alessandro, il quale con parole commosse ha brevemente ricordato la figura di studioso e ricercatore storico del padre.

Ha aperto l’incontro Massimo de Rigo che ha trattato il tema dell’origine dei Templari con particolare riguardo al suo fondatore Hugo de Paganis, dimostrando la possibile origine italiana, più precisamente campana, del fondatore, illustrando la sua tesi con una documentazione che capovolge la vulgata corrente che lo vuole di origine francese. Il relatore ha illustrato una serie documenti che dimostrano l’italianità di Hugo de Paganis, comprovando come la sua presunta origine francese sia lacunosa e probabilmente una montature storica creata successivamente. In effetti, la repubblica marinara di Amalfi aveva forti contatti con la Terrasanta già da prima della Crociata in cui molti cavalieri normanni che vivevano nel sud Italia, parteciparono; quindi la tesi sostenuta dal relatore è credibile e molto interessante, sicuramente da approfondire e da sviluppare con ulteriori ricerche.

La seconda relazione è stata tenuta da Lucia Zemiti che compiuto un excursus della storia dei Templari, inquadrandoli storicamente nel periodo delle Crociate, spiegando con dovizia di particolari la loro vita, il loro insediarsi a Gerusalemme e poi nei vari castelli della Palestina, diventando il braccio militare dei fragili regni crociati, non ha mancato anche di segnalare come la fine di questo ordine sia anche in parte da attribuire agli stessi Templari che dopo la caduta di Acri nel 1291 non erano stati in gradi di adattarsi alla nuova situazione. Sono stati due secoli di glorie e sconfitte, di grande fede e inutile orgoglio, arrivando sino allo scioglimento dell’Ordine per opera di Clemente V sotto la spinta di Filippo IV re di Francia.

Il terzo intervento lo ha tenuto Roberto Gariboldi che ha illustrato la figura di Flippo IV il bello, oppure come sarebbe più corretto chiamarlo ‘il falsario’. Il relatore ha percorso la sua vita, salito al trono a 17 anni, ha governato per 29 anni la Francia con alterne fortune, il carattere di questo re ha sempre reso incerti gli storici, è sfuggente, non parla mai e lascia ai suoi sottoposti questo compito, non si impegna sul campo di battaglia e vive costantemente oberato dai debiti. Per far fronte a queste situazioni non esita a spremere gli ebrei, i banchieri italiani, i nobili e il clero, arrivando per ben tre volte a falsificare la moneta. Combatte papa Bonifacio VIII e alla fine, sempre alla ricerca spasmodica di denaro, conclude il suo regno scagliandosi contro i Templari; morirà in seguito ad un incidente di caccia e i suoi tre figli moriranno tutti senza eredi diretti.

Voce narrante della conferenza è stata Laura Viganò, con due momenti di alta intensità: la lettura di uno scritto di Guglielmo di Saint Thierry sulla spiritualità dei Templari e un brano mistico-sapienziale del biblico ‘Cantico dei cantici’ di Salomone legato ai Templari dalla figura dell’ispiratore della loro Regola, Bernardo di Chiaravalle, che scrisse i “Sermoni sul Cantico dei Cantici”. 

Gli spettatori hanno seguito le tre relazioni in silenzio, attenti e incuriositi. Con questa iniziativa abbiamo iniziato a portare a Casa Petrarca il nostro impegno che riguarda gli studi sul Templari. 

Fare cultura è la nostra missione e noi continueremo a portare avanti iniziative culturali, le più disparate, cercando di coinvolgere e interessare più persone possibili.

Roberto Gariboldi, coordinatore culturale di CSA Petrarca Onlus