Corso di scrittura creativa – seconda edizione 2023

CSA Petrarca Onlus è lieto di organizzare la Seconda Edizione  del Corso di scrittura creativa nell’esclusivo spazio di Casa  Petrarca. A cura di Ezio Gavazzeni, scrittore Mursia edizioni  di romanzi storici, thriller, gialli e noir.  

Il corso ha come scopo di mettere in condizione il partecipante  di passare dallo scrivere per se stessi allo scrivere per gli altri  con tutto ciò che questo implica: costruzione della trama, dei  personaggi, dello stile narrativo e altro ancora.  

Tra i vari argomenti trattati nel corso anche la sceneggiatura  per teatro, cinema e tv.  

Presenzieranno inoltre scrittori, giornalisti, librai ed editori, sia  di persona che da remoto.  

Nove incontri di 90 minuti ogni mercoledì dal 18 gennaio  2023 ore 18/19.30.  

Iscrizioni e sede del corso: Villa Linterno del Petrarca – Via F.lli  Zoia,194 Milano  

Iscrizioni :contributo spese e quota annuale iscrizione a CSA  Petrarca Euro 40  

Info : Elda Ghibaudo 3396105826 / info@csapetrarca.it Grande novita! Concorso letterario “Noir Medievale” dalla  trama al romanzo personaggi e intrecci ambientati nel Ducato  di Milano. In una situazione lontana nel tempo, ma ancora di  attualità e di grande fascino e mistero.

Buone Feste dai volontari del CSA Petrarca

Tratto dal I libro del ‘De vita solitaria’ in cui il Poeta esalta la solitudine come libertà dello spirito, 

propizia all’attività intellettuale.    

…Stare come in un posto di vedetta, osservando ai tuoi piedi le vicende e gli affanni degli uomini, e vedere ogni cosa – e particolarmente te stesso – passare con tutto l’universo; e non dover sopportare le molestie di una vecchiaia furtivamente insinuantesi, prima di averne sospettato l’appressarsi (questo accade a tutte le persone indaffarate), ma vederla molto tempo prima, e prepararle un corpo sano e un animo sereno. Sapere che questa non è la vita, ma l’ombra della vita; un albergo, non una casa; una strada, non la patria; una palestra, non una stanza. Non amare ciò che è transitorio e desiderare ciò che rimane: ma finché quello ci è accanto, sopportarlo in pace. Ricordar sempre di essere mortali, cui tuttavia è stata assicurata l’immortalità. Far andare indietro la memoria, vagabondare con l’animo per tutti i tempi, per tutti i luoghi; fermarsi qua e là, e parlare con tutti quelli che furono uomini illustri; dimenticare così gli autori di tutti i mali che ci sono accanto, talvolta anche noi stessi, e spinger l’animo tra le cose celesti, innalzandolo al di sopra di sé; meditare su ciò che lì accade, accendere con la meditazione il desiderio, ed esortare per converso te stesso, accostando al tuo cuore già in fiamme le fiaccole, per così dire, delle parole ardenti. È questo un frutto – e non è l’ultimo – della vita solitaria: chi non l’ha gustato non l’intende… 

…e verso gli antichi non essere ingrati, ma render noti i loro nomi se sconosciuti, farli ritornare in onore se caduti in dimenticanza, trarli fuori dalle macerie del tempo, tramandarli alle generazioni dei pronipoti come degni di rispetto, averli nel cuore, averli sulle labbra come una dolce cosa…

Francesco Petrarca (dal I libro del ‘De vita solitaria)