Grazie a Maurizio Calì e Italiamedievale.org
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Vivere i sentieri del Petrarca
CSA Petrarca Onlus e Comitato di quartiere di Figino invitano la cittadinanza all’ottava edizione della Lusiroeula al Boscoincittà.
Una serata con la magia delle Lucciole immersi nella natura del Boscoincittà a Figino
Venerdi 9 giugno 2023 ore 21
Ritrovo presso la palestra SEF Mediolanum, Via Ponte del Giuscano, 1/2 – Milano Figino
Partenza alle ore 21.15
Dopo la forzata pausa causata dalla pandemia, torna l’ormai tradizionale ‘Lusiroeula al Boscoincittà’ organizzata da CSA Petrarca Onlus e dal Comitato di quartiere di Figino
Percorreremo, insieme ad adulti e piccini, i sentieri che conducono alle selve del Boscoincittà, progettato e gestito dal CFU ItaliaNostra dagli anni ’70. Visiteremo il Laghetto delle Ninfee, il giardino d’acqua e l’hotel degli insetti, in compagnia delle Lucciole del Boscoincittà.
Rientro previsto alle ore 22.30.
Partecipazione libera e gratuita
Si consigliano calzature per camminata su sterrato e sentiero.
Utile l’uso di una piccola torcia tascabile
Non si assume alcuna responsabilità per fatti e accadimenti.
Parcheggio auto a Figino via Ponte del Giuscano
Mezzi pubblici: Fermata bus 72 (collegamento con le stazioni M1) e 80 a Figino in via Morelli (collegamento con le stazioni M5)
info: Antonia Longo 3381385388 . Massimo de Rigo 3394448574
Sabato 20 maggio 2023, un evento inedito ha onorato la nostra associazione: Nonno Francesco Petrarca.
Il racconto della Conferenza.
Il nostro presidente Massimo de Rigo ha salutato gli intervenuti e presentato il Prof. Franco Sanna, docente di materie letterarie, del Laboratorio di Multimedialità e studi presso l’università degli studi di Milano, nonché collaboratore dell’archivio di stato di Milano.
Dopo avere illustrato la storia, battaglie e conquiste della nostra associazione CSA Petrarca Onlus, ha fatto un breve excursus sulla setta iniziatica dei Fedeli d’Amore, a cui pare appartenesse Francesco Petrarca per introdurre la relazione del Prof. Sanna. Le tre corone della lingua italiana Dante, Petrarca e Boccaccio sono unite da un profondo humus culturale: la confraternita segreta dei Fedeli d’Amore, con un linguaggio palese ed uno iniziatico, affinché la loro dottrina (in odore di eresia) fosse inaccessibile ai non iniziati. L’amore cortese, spesso sensuale, la tensione verso la Bellezza; l’irraggiungibilita’ della donna all’origine della poetica amorosa: i trovatori non cantano un amore platonico ma un desiderio sensuale inappagato. Beatrice, Laura e Fiammetta erano di ceto sociale molto alto alle quali i tre poeti non potevano arrivare. Ecco allora che esse diventavano angeli e quindi irraggiungibili.
L’amore era Dio, la corte d’amore il luogo dove si riunivano gli iniziati. Attorno al principio della Sophia si è costruita la Fedeltà d’Amore.
In questo contesto rientra un discorso sconcertante fatto da Petrarca, nel territorio adiacente a Casa Petrarca, in occasione della morte del nipotino Francesco. La solitudine di Petrarca nella sua dimora ha una dimensione di bellezza che invade l’anima delle persone più sensibili.
Ha preso la parola il Prof. Franco Sanna che ha affrontato un aspetto quasi sconosciuto del Poeta: Francesco Petrarca nella veste del nonno.
Il Poeta era un canonico ma non era tenuto alla castità ed ebbe due figli naturali: Giovanni e Francesca. il 1361 è un anno di svolta: Petrarca, sempre in ottimi rapporti con i Visconti, lascia Milano a causa della peste e, proprio a causa di essa, muore il figlio Giovanni, come annotato nelle Note obituarie.
Sua figlia Francesca si sposa a Padova con Francescuolo da Borsano. I due giovani si erano conosciuti a Milano ma dal 1361 al 1368 vivono a Pavia, dove sovente Petrarca ama soggiornare. Nel 1361 nasce la nipotina Eletta, ma Petrarca la vede solo nel 1362, mentre il nipotino Francesco nasce a Venezia (come riportato nell’epigrafe). Pavia era un grosso centro che competeva con Milano e la casa in cui abitavano era di competenza della Chiesa di San Zeno.
Il nipotino Francesco muore alle calende di giugno, ora nona del 1368: il 14 giugno 1368. La lapide, con caratteri dorati ed accurati, è incisa in sei distici elegiaci. Commovente o tecnicamente perfetta? È una iscrizione funeraria normale. La lingua latina va approfondita: il bimbo parla in prima persona, si considera fortunato perché sa che prima o poi la sua vita doveva finire. Petrarca ha celato degli elementi che fanno capire che è stato colpito profondamente: lo chiama “infans meus”, si esprime con le parole “dalle mie braccia”.
Dalle nozze della figlia, Petrarca seguì sempre la nuova famiglia e questo rivela la sua vera riscoperta della famiglia.
La nostra brava Laura Viganò ha letto: il sonetto 365 del Canzoniere, I’vo piangendo i miei passati tempi, Rito di Mizraim (canto di incitazione dei Fedeli d’Amore), Sonetto 62: Padre del ciel dopo i perduti giorni e, infine, Traduzione dell’epigrafe per la morte di Francesco.
Il pubblico, tra cui la consiglera municipale Lucrezia Ferrero, molto attento ed interessato, ha partecipato a questo particolare incontro culturale manifestando un coinvolgimento interiore percepibile anche sui loro volti.
Torna anche quest’anno sabato 27 maggio 2023 il Corteo storico composto principalmente dai ragazzi, con la coppia Petrarca e Laura in testa, seguita dai tamburini, sbandieratori, musici e giullari, ma anche da nobili, armigeri, fratres Templari e prelati. Un evento assolutamente straordinario per Milano e non solo
Anche quest’anno Casa Petrarca sarà una tappa fondamentale del corte. È dal 1997 che gli oltre 250 ragazzi della Scuola Secondaria di 1° G “Benedetto Marcello” dell’Istituto comprensivo Luciano Manara, sfilano ogni anno per le vie di Quarto Cagnino per mantenere vivo il legame tra giovani e memoria del territorio e in particolare con la storica Villa Linterno dimora prediletta del sommo Francesco Petrarca nel lungo periodo in cui fu cittadino milanese ospite del Visconti (1353-61) a Milano. La recente scoperta di decorazioni affrescate risalenti al periodo visconteo (XIV sec.) secondo la tecnica medievale del “mezzo fresco” ne sono una preziosa testimonianza.
Gli alunni nati nello stesso anno del primo corteo sono ora studenti universitari e alcuni di loro sono tornati a scuola felici di ricordare e di essere “maestri” di nuove leve di sbandieratori e tamburini…
Un sogno che dura da oltre 25 anni.
IL PROGRAMMA
– Partenza alle h 9.30 da Casa Petrarca di Linterno, in via F.lli Zoia 194, di una parte del Corteo storico (con Francesco Petrarca, la sua Laura, gruppo di nobili e templari)
che si ricongiunge in piazzale della Cooperazione sulla via f.lli Zoia a Quarto Cagnino con il resto del Corteo partito alle h 9.30 dalla sede scolastica in via Constant, 19.
– ore 10,00 presso il piazzale della Cooperazione ci sarà l’incontro tra i due cortei. Petrarca sarà festeggiato da sbandieratori, trampolieri e tamburini.
– ore 10,30 il corteo sfilerà per le vie del borgo antico fino al rientro a scuola.
– ore 11,00 accoglienza del corteo con l’esibizione dell’orchestra della “Benedetto Marcello”.
– ore 11,30 saluti : Donatina De Caprio – Dirigente dell’I.C. Manara; Erica Soana – Assessora all’istruzione Municipio 7
– ore 12,00 inizio festa a cura dell’associazione dei genitori “Generazione Manara” e intrattenimento proposto dall’Associazione “Equa”.
Anche quest’anno CSA Petrarca Onlus organizza l’ormai tradizionale ‘Lusiroeula de Quart’. Appuntamento sabato 27 maggio 2023.
Siamo giunti alla DODICESIMA EDIZIONE ma l’emozione nel vedere a due passi dalla città nell’incantevole cornice del Parco delle Cave lo spettacolo notturno delle lucciole è ogni volta unica.
Come sempre la nostra Lusiroeula (lucciolata) rispetta il Silenzio della Natura che regna sovrana, senza indebite ingerenze.
Le pause saranno limitate a descrizioni ambientali e storiche.
Con deferenza ed attenzione, all’imbrunire, ci incammineremo verso l’area naturalistica e la zona umida:
dalla Cava Aurora proseguiremo lungo il sentiero Boscaccio di Cava Casati e la stradina delle marcite di Villa Linterno, nei luoghi storici e magici di Petrarca…
…e le lucciole illumineranno il nostro viaggio.
Vi aspettiamo Sabato 20 maggio 2023 alle ore 15.30
Casa Petrarca di Linterno . via Fratelli Zoia 194 Milano
Relatore Prof. Franco G. Sanna , già docente di materie letterarie presso alcuni licei di Milano e provincia e del laboratorio di Multimedialità e studi letterari presso l’Università degli Studi di Milano, collaboratore dell’Archivio di Stato di Milano. Nel suo sito latinamente.it pubblica articoli riguardanti la lingua italiana, latina e greca, con uno sguardo attento all’archeologia e alle nuove tecnologie.
Saluto e presentazione
Massimo de Rigo – Presidente del CSA Petrarca
Letture recitate Laura Viganò – Officine Teatrali
Quando morì il nipotino che portava il suo nome, Petrarca compose una breve elegia che fece scolpire sulla lastra tombale. Il testo rispetta formalmente i principi della dottrina cristiana, ma la lettura di alcuni passi di una lettera ci suggerisce la presenza di elementi affettivi insoliti, normali per un nonno, ma poco allineati con il ruolo ricoperto dal poeta.
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MOSTRA
Il Viaggio della Vita ad ovest di Milano
Pellegrini e Cavalieri del Tempio a Porta Vercellina
Autobus 67 da MM1 Bande Nere . 49 da MM1 Inganni . 63 e 78 da MM1 Bisceglie
Ingresso a offerta libera con prenotazione obbligatoria fino ad esaurimento di posti: info@csapetrarca.it
Info: cel. 339 4448574 – sito web http://csapetrarca.it/
SABATO 13 E DOMENICA 14 MAGGIO 2023, VIII EDIZIONE!
Nel weekend del 13-14 maggio ritorna il festival d’architettura più amato della città!
L’ottava edizione di Open House Milano porta in scena i segnali di una nuova sensibilità progettuale, pratiche virtuose che scaturiscono da una rinnovata fertilità di pensiero. Una rinascita a 360° che coinvolge il nostro stile di vita nelle sue molteplici forme. La città è una sintesi di questo cambiamento, tra architettura,design e urbanistica sono molte le espressioni della nuova relazione tra l’uomo e il suo habitat.
Per la prima volta quest’anno anche Casa Petrarca è una delle location aperte al pubblico.
Info e prenotazioni su https://www.openhousemilano.org/
#ohm2023; #openhousemilano #openhousemilano2023 #umanesimourbano
Il laboratorio teatrale si svolge nel suggestivo spazio in cui viene diffuso il pensiero di Petrarca. L’approccio al teatro avviene sotto forma di gioco, affinchè la creatività si esprima liberamente. L’incanto del Teatro è un laboratorio che muove i primi passi per imparare gli elementi del codice teatrale, allenando l’ascolto e la fiducia in un gruppo, giocando con le nostre emozioni e stimolando la creatività di ognuno per arrivare ad una condivisione in teatro. I giochi psicomotori hanno la finalità di far prendere coscienza ai ragazzi del proprio potenziale espressivo attraverso il corpo, dello spazio e del valore del gruppo. Durante il percorso i ragazzi sperimenteranno attività legate ai 5 sensi, sull’ascolto ed autostima. La creazione di un canovaccio insieme ai ragazzi avverrà solo in seguito ad una prima fase di osservazione sulle dinamiche relazionali emerse nel gruppo ed ha l’obiettivo di valorizzare il potenziale creativo di ognuno durante il percorso che sfocerà alla fine in una rappresentazione teatrale.
Per il laboratorio di SABATO 13 Maggio (h 10-12) si accolgono max 20 prenotazioni
Prenotazione a offerta libera fino ad esaurimento di posti info@csapetrarca.it info 344 130 1518 . 339 444 8574 . http://csapetrarca.it/ . ATM 49, 67, 78 (Misure anti-Covid)
VIAGGIO NELLA CUCINA DEL MEDIOEVO. Le malattie alimentari
Sabato 6 maggio 2023 alle ore 15.30 Casa Petrarca di Linterno, via Fratelli Zoia 194 Milano
Per molto tempo si è pensato che il Medioevo sia stato un periodo buio. In realtà, se si vuol comprendere il Rinascimento, occorre ripercorrere il Medioevo, l’epoca in cui vissero Dante, Petrarca e Boccaccio e dove
l’ingegno elaborò molte invenzioni.
L’incontro, con relazione che si terrà coadiuvata da immagini, ci racconterà aspetti inediti: i cibi medievali
non venivano utilizzati solo in cucina, ma avevano anche un potere curativo; inoltre l’alimentazione di quei tempi poteva portare anche a malattie.
Saluto e presentazione
Massimo de Rigo – Presidente del CSA Petrarca
La Medicina ai tempi del Petrarca
Dott. Aquilele Campiotti
Evento promosso da CSA Petrarca Onlus www.csapetrarca.it
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MOSTRA
Il Viaggio della Vita ad ovest di Milano
Pellegrini e Cavalieri del Tempio a Porta Vercellina
Autobus 67 da MM1 Bande Nere . 49 da MM1 Inganni . 63 e 78 da
MM1 Bisceglie
Ingresso a offerta libera con prenotazione obbligatoria fino ad
esaurimento di posti: info@csapetrarca.it
Info: cel. 339 4448574 – sito web http://csapetrarca.it/
Nuovo incontro:
“Petrarca racconta se stesso”
Venerdì 29 aprile 2023 alle ore 17:00
Villa Linterno del Petrarca-Via Fratelli Zoia 194 Milano
Liudda Campese, studiosa delle ‘Tre Corone’ della lingua italiana, con passione e competenza descrive gli stati d’animo di Francesco Petrarca, le incertezze e i conflitti del suo “io” interiore che il Poeta esprime nel Canzoniere, rivisto ben 9 volte, di cui tre nel periodo milanese (1353/61).
Perché un caffè letterario a Casa Petrarca.
Questa formula aggregativa può essere vista come effetto della domanda sociale di Cultura, in un’epoca in cui si privilegiano i numeri rispetto alla qualità. Il costume del conversare, inteso classicamente come “dialettica” tra gli amanti della Cultura – è il cosiddetto ‘metodo socratico’, ossia il metodo con cui Socrate, secondo quanto riportato da Platone, portava il suo interlocutore a giungere a una verità in maniera autentica – semplicemente aiutandolo a dialogare.
Riproporre a Linterno/Infernum, la dimora più genuina di Petrarca, questo salotto letterario vuole fare rivivere tra le mura del Poeta il processo dell’espansione culturale all’origine dell’Umanesimo.
Le letture.
“Voi ch’ascoltate in rime sparse il suono”
Canzoniere, 1
È il sonetto proemiale della raccolta, scritto probabilmente intorno al 1350 e quindi posteriore alla morte di Laura, come dimostra il fatto che l’autore guarda in modo retrospettivo al suo amore infelice: Petrarca lo definisce un “giovenile errore” dal quale si è in parte liberato con la maturità, consapevole di essere venuto meno alla sua dignità di intellettuale e di essersi esposto alle derisioni del mondo, con una concezione classica che rimanda forse al carme 8 di Catullo. La raffinatezza retorica della costruzione impreziosisce la lirica, che apre il “Canzoniere” con uno stile decisamente elevato e ricercato.
“Lassare il velo o per sole o per ombra”
Canzoniere 11
La ballata XI del Rerum Vulgarium Fragmenta di Francesco Petrarca: “Lassare il velo o per lo sole o per ombra” tratta dell’amara constatazione da parte del poeta della conoscenza della donna amata, Laura, del sentimento che egli prova per lei.
Si pensa che essa risalga a quando il poeta risiedeva ad Avignone e che quindi il periodo coincida con una fase giovanile.
Tutto il fascino dei Templari nella giornata di studi, giunta alla decima edizione, svoltasi a Casa Petrarca lo scorso 19 marzo 2023 che ha analizzato con nuovi contributi, il tema sui “Pauperes commilitones Christi templique Salomonici”, trattato nell’ottobre dello scorso anno presso l’Abbazia cistercense di Morimondo.
I relatori Lucia Zemiti, Silvia Motta e Massimo de Rigo hanno illustrato la figura dei Templari, valorosi monaci guerrieri che hanno sacrificato la loro vita nel nome di Dio. Hanno donato al mondo profonde conoscenze in ogni campo del sapere: spirituale, astronomico, astrologico, finanziario e architettonico.
Lucia Zémiti, studiosa di storia medievale, dei Templari e cistercensi, nella sua relazione “I cistercensi alle Crociate” ha sostenuto che i Templari sono sempre stati legati ai monaci Cistercensi.
La figura dei Templari: cavaliere e monaco sullo stesso cavallo. Monaci e valorosi guerrieri. Hugues de Payns (Hugo de Paganis in latino) è il gran Maestro del primo nucleo di cavalieri stabile a Gerusalemme per difendere i pellegrini dai predatori, con l’obiettivo di salvare le loro anime. Si distaccano dai crociati per formare la Militia Dei e, nella regione Champagne, hanno origine sia gli Ordini Cistercense che Templare. Per rafforzare lo spirito dell’ordine, Hugo de Paganis chiede all’abate e teologo francese Bernardo di Chiaravalle, a cui era molto legato, un discorso di esortazione all’armata. Con il trattato “De Laude Novae Militiae” (Lode alla nuova milizia) – composto tra il 1128, anno del concilio di Troyes, ed il 1136, anno della morte di Hugues de Payns – Bernardo sancisce la licenza di uccidere, il Malicidio: i cavalieri templari non uccidevano il nemico ma il male che lo rappresentava, il male insito in lui. La seconda crociata (1147-1150) vede il diretto coinvolgimento dell’ordine cistercense. Nel 1144 cade Edessa e papa Eugenio III commissiona a Bernardo di predicare la Seconda Crociata e concede le medesime indulgenze che il papa Urbano II aveva accordato ai partecipanti della Prima Crociata: guai a chi non insanguina la sua spada! Il fallimento della spedizione viene interpretato come effetto dei peccati dei crociati. L’abbazia francese di Morimond ha dato origine al sito di Morimondo.
Quando i Templari lasciarono la Francia per le ingiuste persecuzioni subite, in Portogallo nacque l’Ordine di Cristo.
Le croci templari cucite sulle vele delle tre caravelle, nel 1492 approdarono in America: i Templari erano sopravvissuti…
Silvia Motta, S.E.A.C., European Society for Astronomy in Culture, ha iniziato il suo intervento con la persecuzione contro i Templari il “venerdì nefasto” 13 ottobre 1307. I loro insediamenti in Europa si estendevano dal Portogallo agli Urali. Adottavano un codice astronomico, con regole a livello esoterico, per lasciare tracce riferite a corpi celesti. Questo codice nascosto permette di riconoscere le loro costruzioni e chiese progettati dai loro Maestri costruttori.
Secondo la scuola di Chartres, la Terra era al centro, il Sole e i pianeti le giravano attorno; l’ultimo era il firmamento. L’abside delle chiese era rivolto ad oriente, la porta ad occidente. I fedeli pregavano verso l’altare ad oriente. Osservavano con molto interesse gli equinozi di marzo e ottobre e i solstizi di giugno e dicembre.
Simbolismo astronomico: nella costruzione di chiese ex novo, la pianta era rettangolare o circolare.
L’allineamento dell’asse della navata era al 25 marzo, l’azimut al 15 luglio. La datazione della costruzione della chiesa viene fornita dai dati astronomici mentre le regole astrologiche erano categoriche con configurazioni planetarie ed orientate sulla data della Pasqua. Utilizzavano il calendario liturgico e i santi erano legati al loro Ordine. Le mansio Templari erano complessi autosufficienti.
Nella chiesetta di Cascina Linterno, l’abside è rivolta a sud, gli assi principali Scorpione, Leone e Vergine: non si evidenziano caratteristiche Templari, ma il suo asse è probabilmente il prolungamento dell’intero corpo dell’edificio preesistente. Fino al 1153 Infernum fu grangia della commenda di Santa Maria del Tempio: ci doveva essere una cappella per i monaci. Analizzando, infine, il territorio adiacente a Cascina Linterno, potrebbe trattarsi di un Nemeton celtico, oggetto quindi di approfondimento.
Massimo de Rigo, presidente di CSA Petrarca Onlus e studioso di esegesi storica e dei pellegrinaggi medievali, espone l’argomento “I frati cavalieri”. I crociati si impadronirono di luoghi sacri agli islamici, tra cui la Cupola della Roccia e la vicina Moschea di Al Aqsa. Si pensava che l’edificio fosse stato costruito sulle antiche rovine del tempio di Salomone. Questo il motivo per cui divenne la sede dell’ordine cavalleresco dei Templari. Al massimo della loro potenza erano organizzati in province con migliaia di Precettorie, Commende, Mansioni e Grange, come quella di Infernum/Linterno. Il primo nucleo proveniva dal Monastero di Santa Maria di Josaphat: erano crociati stanchi di violenze e approdati a una vita contemplativa. Hugo de Paganis divenne il primo gran Maestro del nuovo Ordine di Cavalieri. La loro regola benedettina era: obbedienza, povertà e castità e i loro codici morali andavano oltre il loro valore in battaglia.
Il sigillo templare mostra due cavalieri armati sullo stesso cavallo; il suo significato è esoterico e conferma che nel Tempio esisteva un insegnamento segreto.
Il Beauceant, gonfalone templare, era composto da una banda bianca e una nera che simboleggiava il dualismo monastico e guerriero. Fanno voto di combattimento, castità, obbedienza e povertà personale. La vita monastica aveva momenti di preghiera, comunitari, formazione militare e protezione dei pellegrini. Furono chiamati “i cavalieri del silenzio” per la segretezza delle loro conoscenze e costruivano le loro domus in luoghi energetici, sovente nei pressi di Nemeton celtici.
Hanno lasciato all’umanità la Santa Casa di Nazareth a Loreto, la Sacra Sindone. Un unico filo ricollega l’alchimia, i Templari, il mistero delle cattedrali gotiche, la Santa Sophia, il Graal e nel Dolce Stil Novo ne ritroviamo la sintesi. Nei Fedeli d’amore, legati ai Templari, vi è lo stesso simbolismo della “Donna” vista come Sapienza trascendente.
Sul pavimento della cattedrale di Chartres è raffigurato un labirinto: il percorso è un viaggio alla ricerca del centro dell’essenza, della scintilla divina in noi. Un cammino di purificazione come un pellegrinaggio.
La brava Dumitrita Moraru ha alternato gli interventi con le nobili letture: il Cantico dei Cantici di Salomone e il Salmo 114.
Il pubblico attento e interessato ha riempito la sala, con ulteriori e appassionati interventi. Quando si parla di Templari, tutto è possibile poiché la memoria delle loro gesta è ben viva e tangibile nella nostra vita attuale.
Alla prossima!
A cura di Giuseppina Mazzotti, Lucia Zemiti, Silvia Motta Massimo de Rigo