Monthly Archives: Novembre 2014
I fronti su cui è impegnato il Comitato
Il Papa dei Lavoratori
È con grande gioia che il CSA Petrarca ha accolto l’invito di Mons. Giovanni Balconi di organizzare la presentazione della sua ultima fatica: il libro “IL PAPA DEI LAVORATORI” realizzato in collaborazione con Pietro Praderi.
L’evento si è svolto in una cornice di prestigio, grazie alla disponibilità del Touring Club e in particolare dell’instancabile GianMario Maggi: la splendida Sala del Consiglio, luogo che racconta un secolo di storia milanese. Scrive nella sua relazione Luigi Amicone, scrittore e giornalista “Quello che impressiona nella mole di documentazione e riflessioni di monsignor Balconi e dell’aclista Praderi, è che non c’è intervento, lettera, predicazione di Paolo VI tra e per i lavoratori, in cui il papa non colga l’occasione per esibire la predilezione e una grande speranza che egli ripone nelle Acli. All’epoca il comunismo era al potere in metà del pianeta ed era convinto di aver reso obsoleto il fatto religioso. Il liberismo, d’altra parte, al potere nell’altra metà del pianeta, credeva di avere reso obsoleto il fatto religioso semplicemente relegandolo nella cosiddetta “sfera privata” e sostituendo Dio con l’uomo prometeico e utilitarista, fabbricatore e consumatore. L’On. Giovanni Bianchi, Presidente delle ACLI dal 1987 al 1994, già segretario della Camera dei Deputati e fondatore del Circolo Dossetti, ha saputo trasmettere ai presenti la grande figura di Papa Montini, uno dei pilastri della nostra epoca con i suoi interventi sul lavoro che danno un’interpretazione nuova nei confronti della dottrina sociale della Chiesa. È il Papa che dedica un’attenzione esclusiva al mondo del lavoro. Si ricordi, la Messa della Vigilia del Natale del 1968 tra gli operai dell’Italsider di Taranto. Pietro Praderi, presidente nazionale della Lega dei Consumatori, ha raccontato il suo difficile ma appassionato percorso per costruire il suo contributo alla redazione del libro, evidenziando il difficile passaggio dalla società contadina a quella industriale conservando i valori cristiani in fabbrica. Paolo VI afferma: “Le teorie liberiste e marxiste sono in crisi: si sgretoleranno. La verità è nostra: è Cristo, è il Vangelo. Verità necessaria e sufficiente per una giusta comprensione della vita umana”.
Ha concluso l’evento, che ha riscosso grande successo di pubblico e interesse, il coautore del libro Mons. Giovanni Balconi, membro del Capitolo Metropolitano Maggiore della cattedrale di Milano e responsabile del coordinamento dei Centri Culturali Cattolici della Diocesi di Milano. La sua è stata una vera “Lectio Magistralis” sull’azione formativa della cultura cristiana in fabbrica sostenuta energicamente da Papa Montini.
Ha infine ricordato come “Senza cultura non si va da nessuna parte” e nel mondo di oggi è in crisi l’Umanesimo e i valori affermatisi nella cultura umanistica: la concezione dell’uomo e della sua dignità quale autore della propria storia.
Coronamento del pomeriggio è stato lo splendido intermezzo musicale dell’arpista Laura Sofia Caramellino, compositrice e vincitrice del premio 2014 “Petali di Donna” a Ponzano Monferrato.
CASCINA LINTERNO. IL REBUS RESTAURI
Sono partiti in questi giorni i lavori di risanamento conservativo alla Cascina Linterno, di cui ci siamo già occupati su queste colonne. Ne siamo felici. Il ritardo è dovuto a un intervento del TAR sollecitato da un costruttore escluso dalla gara e poi riabilitato. Purtroppo la felicità è durata poco. Infatti il CSA Petrarca, l’associazione che da tempo si batte per la valorizzazione dell’antica dimora petrarchesca, non consultato dal Comune di Milano appaltante, né invitato al gruppo di lavoro che affianca I’amministrazione, si è rivolto a un noto amministrativista quale I’avvocato Francesco Perli che ha provveduto a redigere due esposti: uno al ministro per i Beni culturali, Dario Franceschini e un altro al presidente dall Autorità nazionale anticorruzione, Raffaele Cantone. L’idea di formulare esposti anziché ricorrere direttamente all’autorità giudiziaria rimarca lo spirito costruttivo dell’associazione. I lavori appaltati infatti ignorano I’esistenza di affreschi e del vincolo monumentale della Soprintendenza. Ciò fin dalla concezione del progetto dei lavori, inserito fra le opere in preparazione di Expo 2015, forse per fruire delle semplificazioni amministrative applicate a questo eyento, ma del tutto improprie per un bene monumentale. La stessa cosa nella redazione della gara d’appalto, non rivolta soltanto ad imprese qualificate per intervenire su beni culturali. Poiché queste osservazioni erano già state rivolte all’amministrazione, questa rispose che aveva redatto un nuovo progetto. Agli atti questo non risulta, è cambiata solo la copertina dove si trova una data del 2014. Il resto è invariato, compresa l’anomalia di un progetto del 2013 che dovrebbe tener conto delle osservazioni della Soprintendenza del 2014 relative agli affreschi. Infine il prezzo dei lavori, per un milione e 118 mila euro, applicato a circa 300 metri quadrati, con un costo unitario di 3.700 euro, spropositato per un intervento conservativo. Di qui l’esposto anche a Raffaele Cantone. Se iI ministero non interverrà, gli affreschi di età petrarchesca saranno compromessi dalla realizzazione di servizi igienici e scale di servizio senza provvedimenti tecnici di conservazione. Non sarebbe il caso che il sindaco Giuliano Pisapia avocasse a sé l’intera questione, ridistribuendo la delega all’assessorato di competenza trattandosi di un bene culturale? Non sembra in effetti un problema urbanistico, né di edilizia privata e la destinazione agricola della cascina appare francamente un minus rispetto alla sua importanza culturale.
© Corriere della Sera
(Franco Morganti)
