Torna a Casa Petrarca il “Caffè letterario”

Liudda Campese, studiosa delle ‘Tre Corone’ della lingua italiana, ci parla di Boccaccio, in cui la beffa e l’astuzia sono un’efficace modello di affermazione personale all’interno della società borghese mercantile del ‘300, individualista e spregiudicata.

Perché un caffè letterario a Casa Petrarca. 

Questa formula aggregativa può essere vista come effetto della domanda sociale di Cultura, in un’epoca in cui si privilegiano i numeri rispetto alla qualità. Il costume del conversare, inteso classicamente come “dialettica” tra gli amanti della Cultura – è il cosiddetto ‘metodo socratico’, ossia il metodo con cui Socrate, secondo quanto riportato da Platone, portava il suo interlocutore a giungere a una verità in maniera autentica – semplicemente aiutandolo a dialogare.

Riproporre a Linterno/Infernum, la dimora più genuina di Petrarca, questo salotto letterario vuole fare rivivere tra le mura del Poeta il processo dell’espansione culturale all’origine dell’Umanesimo.

Le letture.

Se il nome “Decameron” indica una narrazione delle cento novelle in dieci giorni, uno sguardo più ravvicinato sulla cronologia e sull’organizzazione interna del libro può darci molte informazioni su come Boccaccio scelga di distribuire i propri testi, e sulle interpretazioni possibili di tale organizzazione.

Boccaccio mette al centro della narrazione i mercanti. Tuttavia non li idealizza, anzi, ne mette in risalto gli aspetti positivi e negativi: intende rappresentare tutti gli aspetti della realtà. La beffa è per Boccaccio un’efficace modello di affermazione personale all’interno della società borghese mercantile del ‘300, i i cui fondamenti sono l’individualismo e la competitività spregiudicata.

Caffè letterario petrarchesco a Casa Petrarca venerdì 31 marzo

“VOI CH’ASCOLTATE IN RIME SPARSE IL SUONO…” 
Invito al Caffè letterario petrarchesco a Casa Petrarca

VENERDI 31 MARZO 2023 alle ore 17
Villa Linterno del Petrarca, via F.lli Zoia 194

Incontro con la poesia e i valori che essa trasmette a cura della prof.ssa Liudda Campese studiosa delle 3 Corone della lingua italiana.

Un caffè letterario a Casa Petrarca. Conversazione tra amici per conoscere il Poeta nella sua dimora.

Questa formula aggregativa può essere vista come effetto della domanda sociale di cultura, in un’epoca in cui si privilegiano i numeri rispetto alla qualità, ma anche dell’esigenza di un confronto tra posizioni diverse di pensiero e di esperienza.

Il costume del conversare, inteso classicamente come “dialettica” tra “gli amanti della Cultura” – è il cosiddetto ‘metodo socratico’, ossia il metodo con cui Socrate, secondo quanto riportato da Platone, portava il suo interlocutore a giungere a una verità in maniera autentica – semplicemente aiutandolo a dialogare.

Riproporre a Linterno/Infernum, la dimora più genuina di Petrarca, questo salotto letterario vuole fare rivivere tra le mura del Poeta il processo dell’espansione culturale all’origine dell’Umanesimo. Non una centralizzazione rigida, bensì una conversazione. 

Petrarca politico e la canzone all’Italia:
“Italia mia, benché ‘l parlar sia indarno” (Canzoniere, 128)

Composta probabilmente nell’inverno 1344-45 a Parma, durante la guerra tra Obizzo d’Este e i Gonzaga di Mantova, la canzone è un accorato lamento sulla frammentazione politica dell’Italia del Trecento, divisa in piccoli stati regionali in guerra perenne tra loro, e sulla mancanza di pace che insanguinava la Penisola a causa dei continui scontri tra i signori per le loro contese territoriali. Il testo è uno dei pochi componimenti petrarcheschi di argomento politico e da un lato si collega alla tradizione lirica del Duecento, vicino a Dante Alighieri, dall’altro affronta problematiche coeve all’autore tra cui l’uso di mercenari stranieri da parte dei signori italiani, fatto deplorato da Petrarca e in seguito aspramente criticato dal Machiavelli.

“Voi ch’ascoltate in rime sparse il suono…” Caffè Letterario petrarchesco il 24 maggio a Casa Petrarca

Martedi 24 maggio dalle h 17 alle h 18.30
Villa Linterno del Petrarca, via f.lli Zoia 194

“Voi ch’ascoltate in rime sparse il suono…” – Caffè Letterario petrarchesco

Incontro con la poesia e i valori che essa trasmette a cura di Liudda Campese, Studiosa delle 3 Corone della lingua italiana