L’annosa questione della Villa Linterno che vive con grande intensità e concentrazione il CSA Petrarca, merita alcune considerazioni che possono, lo spero, servire per spunti di riflessione per tutti noi soci o per chi ci sta vicino e condivide la nostra “battaglia”.
Il CSA Petrarca ha sempre agito alla luce del sole cercando di sostenere un programma di valorizzazione culturale per Villa Linterno (penso che la denominazione villa sia la più opportuna per la Linterno) che ha al centro la figura del grande poeta Francesco Petrarca.
Seguendo questa traccia abbiamo cercato di relazionarci con il comune di Milano, proprietario della struttura, il quale ci ha sempre e senza alcuna giustificazione respinto come interlocutori, dai primi contatti con i quali abbiamo cercato un rapporto collaborativo democratico e propositivo sino ai più recenti dove ci siamo posti in giusta antitesi al programma di recupero e d’uso (non ancora pienamente precisato da parte di questa amministrazione) di questa importante struttura storica.
Questa ostinazione nel respingere quanto proponiamo (è arrivato persino a respingere sponsor disponibili a offrire gratuitamente ai milanesi un nuovo museo interattivo petrarchesco da inserire nella parte più antica della villa) trovo abbia una componente patologica, penso che questa sia l’unico caso in Italia di una amministrazione civica che respinge aprioristicamente una donazione culturale.
Noi mai ci siamo posti in antitesi o in alternativa ad altri gruppi esistenti sul territorio, il nostro desiderio è sempre stato quello di collaborare, perché la cultura non è esclusione ma collaborazione, nel rispetto di tutte le idee, agire in senso contrario è antidemocratico e, purtroppo, questo è il comportamento della nostra attuale amministrazione comunale.
Ci siamo rivolti a tutte le istituzioni politiche e culturali esistenti a Milano, abbiamo avuto molti riscontri positivi, abbiamo suscitato simpatie e collaborazioni culturali significative, ma l’amministrazione comunale è sempre intervenuta cercando d’impedire, qualche volta con pressioni indebite, la nostra collaborazione con il mondo culturale cittadino.
Questo ostracismo non ha alcuna giustificazione morale e dal punto di vista culturale è la negazione stessa della cultura, in quanto si cerca di far tacere una voce che cerca di portare una verità che non coincide in molti punti alla linea ufficiale di questa amministrazione, se questa è la nostra “colpa”, ci prendiamo le nostre responsabilità, ma volerci chiudere la bocca a tutti i costi è una azione che tutti gli amanti della cultura dovrebbero condannare con forza.
Purtroppo anche i “media” si sono, più o meno passivamente, alla linea imposta dall’amministrazione comunale (ci sono pochissime e coraggiose eccezioni) e questa cosa mi rende particolarmente triste, sono anch’io un giornalista tesserato e vedere questo piattume complice con il potere mi riempie di sconforto e di sdegno.
Il cantiere di restauro attualmente aperto presso la Villa Linterno procede con un progetto che noi riteniamo devastante e che molto probabilmente distruggerà senza rimedio le tracce della storia secolare di questo edificio, noi abbiamo messo in campo tutto il possibile per fermare lo scempio, ma il cantiere rimane sigillato, nonostante le promesse di un cantiere aperto ai cittadini siamo stati sempre respinti quasi si stessero progettando chissà quali segreti.
Cosa si nasconde dietro tutte queste manovre, certo io non lo posso sapere, ma posso fare delle ipotesi, e quella che mi viene spontanea e la possibile speculazione edilizia su quell’area. Un villa storica valorizzata con un museo impedirebbe qualsiasi speculazione, mentre una semplice cascina, fra l’altro neanche troppo grande, dopo qualche anno si potrebbe anche cedere ai privati e lasciare mano libera a speculazioni edilizie, cosa già successa in quell’area del parco delle Cave.
Che fare allora? Noi come soci del CSA Petrarca dovremmo continuare imperterriti la nostra difficile battaglia per villa Linterno, ognuno si prenderà le responsabilità del caso, noi del nobile tentativo di salvarla e gli altri il demerito di essere stati i carnefici di un luogo storico cittadino
Roberto Gariboldi ‐ Vice Presidente CSA Petrarca




